Quinto mandato per Bouteflika?

In vista delle elezioni presidenziali del 18 aprile prossimo, l’attuale capo dello Stato ha presentato la sua candidatura. Manifestazioni di piazza contro tale decisione si susseguono. Quali prospettive?
EPA/MOHAMED MESSARA

La vita politica algerina, è risaputo, è bloccata nei fatti dallo stato di salute precario del primo cittadino, che governa il Paese dalla fine del periodo del terrore e che viene mantenuto al potere dai precari equilibri della maggioranza politica che ha tutto l’interesse a sostenerlo. Ma nei fatti il Paese è bloccato e non si capisce come possa “sbloccarsi”.

Il limite per la presentazione delle candidature per le elezioni presidenziali del 18 aprile in Algeria era previsto per la mezzanotte del 3 marzo. La candidatura di Abdelaziz Bouteflika, ancora ricoverato in ospedale a Ginevra, è stata depositata domenica al Consiglio costituzionale dal suo nuovo direttore di campagna, Abdelghani Zaâlane. In un messaggio letto in televisione, domenica sera, il capo dello Stato assicura di aver ascoltato il grido dei cuori dei manifestanti.

Se venisse rieletto, Abdelaziz Bouteflika promette elezioni presidenziali anticipate alle quali non si ripresenterebbe, dopo aver attuato un programma ben preciso.

Per soddisfare i manifestanti che chiedevano la fine di un sistema, Bouteflika ha in effetti promesso ancora «una rapida attuazione delle politiche pubbliche che garantiscano una redistribuzione della ricchezza nazionale più giusta ed equa, e l’eliminazione di emarginazione e di esclusione sociale, nonché un’efficace mobilitazione nazionale contro tutte le forme di corruzione».

Nella notte tra domenica e lunedì, migliaia di manifestanti sono scesi in piazza ad Algeri per la loro prima notte di protesta in risposta alla presentazione della candidatura per il quinto mandato di Abdelaziz Bouteflika. A Costantina, l’Ordine degli avvocati ha annunciato un blocco delle proprie attività fino a nuovo avviso. Una simile decisione è attesa nell’istruzione pubblica, visto che il Consiglio nazionale degli insegnanti di istruzione superiore ha chiesto uno sciopero a partire da martedì.

Dal 22 febbraio in realtà è cominciato il più grande movimento di protesta negli ultimi due decenni: decine di migliaia di persone sono scese in piazza per esprimere la loro opposizione a Bouteflika. Il presidente algerino, 81 anni, è al potere dal 1999, anche se ha subito un ictus ancora nel 2013 ed è nei fatti inchiodato su una sedia a rotelle, e non si conosce il suo effettivo stato di salute.

È stato recentemente ricoverato in ospedale in Svizzera per sette giorni, ufficialmente per «visite mediche periodiche», ma il suo ritorno in Algeria non è ancora stato annunciato.

 

 

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