Il primo treno ad alta velocità

Il re Mohammed VI e il presidente francese Emmanuel Macron hanno inaugurato la settimana scorsa il primo convoglio rapido dell'Africa
Christophe Archambault/Pool Photo via AP

Il primo treno ad alta velocità marocchino si chiama “al-Boraq” e raggiunge una velocità massima di 320 km all’ora. Mohammed VI, re del Marocco, insieme al presidente francese Emmanuel Macron, ha inaugurato questo progetto di punta che, secondo gli esperti di futurologia, cambierà il volto del Marocco. Dopo sette anni di costruzione (tre anni di ritardo, va detto), questa linea di 350 chilometri collega ora Casablanca a Tangeri in 2 ore 10, mentre prima ne servivano più del doppio.

I due capi di Stato hanno ricevuto simbolicamente i primi due biglietti di viaggio dopo aver passato in rassegna un distaccamento della Guardia Reale e aver salutato gli amministratori delegati delle varie società coinvolte nel progetto, ma anche rappresentanti degli Emirati Arabi Uniti e del Kuwait, parti interessate perché nella squadra dei finanziatori.

La linea ad alta velocità tra le città di Tangeri e Casablanca è considerata una vetrina per lo sviluppo economico del regno. Con questa linea ad alta velocità Tangeri a Rabat, la capitale politica del Paese, distano solo  1 ora e 20 minuti, invece delle attuali 3 ore e 40.

Parigi, da parte sua, presenta questa linea ad alta velocità come una vetrina per cercare di ottenere altri contratti in Africa, che offre “molte opportunità” nel settore ferroviario. Il costo del progetto, finanziato al 50% dalla Francia attraverso vari prestiti, ammonta a circa 23 miliardi di dirham (cioè due miliardi di euro), quasi il 15% in più delle stime iniziali, ma ben al di sotto dei costi medi europei per linee analoghe, secondo il ministero dei trasporti marocchino.

Sulla scia della linea ferroviaria, il re del Marocco ha inaugurato sabato scorso la stazione ferroviaria di Rabat-Agdal, che dovrebbe stimolare la crescita economica della capitale e del suo tessuto urbano. Costruito in tempi record, l’edificio moderno e luminoso fa parte del progetto “Rabat-ville-lumière”. Edificata in sostituzione della vecchia stazione centrale, Rabat-Agdal assorbirà flussi di passeggeri in grande aumento, secondo le stime, stimolando nel contempo una nuova dinamica urbana.

La stazione Rabat-Agdal, precedentemente dedicata al trasporto merci, riconfigura in effetti il volto della città. La stazione è la più grande del continente, con una superficie totale di 23 mila m2, ed ha 6 piattaforme e 10 binari. Le strutture esterne si estendono per oltre 70 mila m2 più 34 mila m2 di parcheggio. Il progetto nel suo insieme sarà costato circa 800 milioni di dirham. Fino a 300 operai marocchini, nel picco del lavoro al progetto, si sono impegnati giornalmente nella costruzione dell’edificio costruito su tre piani.

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