Pompei: Comuni per la fraternità

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Fare della fraternità la nuova categoria portante della società, non in modo sentimentale ed emotivo ma concreto ed attivo, attraverso iniziative specifiche, progetti, corsi di formazione, convegni, congressi ed altro ancora. È questa la motivazione che ha spinto una ventina di sindaci di città italiane, grandi e piccole, a dare vita all’associazione Città per la fraternità, ispirata alla spiritualità di Chiara Lubich. Città nuova • n.3 • 2009 38 L’associazione vuole essere una rete di dialogo e confronto tra comuni ed altri enti locali che avvertono l’esigenza, nell’ambito del più vasto complesso lavoro di tipo politico-amministrativo, di promuovere specialmente la fraternità universale; è aperta a tutti i comuni e gli enti locali italiani che vorranno aderirvi.

L’iniziativa è nata da una proposta lanciata nello scorso mese di dicembre dal sindaco di Rocca di Papa (Roma), Pasquale Boccia, in occasione del 65° anniversario della fondazione del Movimento dei focolari, ricorrenza che la città dove risiedeva Chiara ha voluto ricordare con vari eventi culturali, artistici e sportivi. Tra i numerosi amministratori locali presenti, anche l’assessore alla cultura del comune di Pompei (Napoli), Antonio Ebreo che, sottolineando il forte legame tra la città mariana e la fondatrice del Movimento dei focolari, cittadina onoraria di Pompei fin dal 1996, ha offerto l’ospitalità della propria città per la firma dello statuto della nascente associazione, alla quale potranno aderire, come membri onorari, anche comuni e municipalità di ogni parte del mondo. Così, venerdì 16 gennaio, venticinque tra sindaci, assessori e consiglieri comunali, in rappre- sentanza di altrettante città (presenti anche la Provincia di Napoli e l’XI Comunità montana del Lazio) sono stati accolti dal sindaco di Pompei, Claudio D’Alessio, per riunirsi con convinzione non formale in un organismo che vuole costruire una profonda reciprocità tra città, enti pubblici e cittadini per poter realizzare ancora meglio il bene della comunità e superare l’ampia frattura presente tra società e politica. Auspicio che è stato espresso anche dell’arcivescovo di Pompei, mons. Carlo Liberati, nel suo intervento.

Non è stata una semplice coincidenza che questa nuova associazione sia nata in Campania: proprio a Napoli, infatti, nel 1996, Chiara, come sempre in modo semplice ed inaspettato, fondò il Movimento politico per l’unità, il cui attuale presidente internazionale, Marco Fatuzzo, già sindaco di Siracusa, è intervenuto a Pompei. Anche Maria Voce, dal luglio 2008 alla guida del Movimento dei focolari, ha voluto rendersi presente all’iniziativa pom – peiana mandando un messaggio dall’Africa, dove si trovava in visita. A Chiara che, come ha efficacemente sottolineato il sindaco Boccia, rappresenta un modello per i politici che spesso vivono la solitudine del proprio mandato per quel suo agire subito e concretamente, l’associazione intende dedicare un premio internazionale che sarà assegnato ogni anno ad un progetto di fraternità realizzato nelle città e nelle comunità.

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