Ocean’s 8, lasciamole divertire!
Vi ricordate le spy stories con George Clooney, Brad Pitt e Matt Damon di Ocean’s Eleven, Ocean’s Twelve e Ocean’s Thirteen? Perfette, ritmiche, glamour e graffianti: i tre furfanti erano simpaticissimi. Bene, a far risorgere il cinema d’estate – botteghino compreso – ci prova questa volta Sandra Bullock, inossidabile ragazza-copertina nei panni della superladra finta-pentita Debby Ocean.
Le complici? La motociclista Cate Blanchett , l’artista squattrinata di alta moda Helena Bonham Carter ed altre sei star. Il progetto: rubare un preziosissimo – vale 150 milioni di dollari – collier al superbo Met Gala di New York. E in più per Sandra vendicarsi dell’ex che l’ha tradita e le ha fatto fare cinque anni di carcere per truffa.
Quando le donne si mettono insieme o va malissimo o, come in questo caso, è un trionfo tutto al femminile ai danni di poliziotti, collezionisti, banchieri e direttori di museo. Ma anche un trionfo di glamour, lusso, eccentricità e furbizia: tutto ben dosato per ciascuna delle star, ovviamente. Il ritmo tiene, anche se il finale è prevedibile ma non troppo, la regia di Gary Ross pure, e la vendetta femminile sul perfido maschio è divertente.
Femminista al punto giusto, ammiccante quanto basta, elegante e dall’adrenalina compressa, il film rilassa, piace perché vuol piacere e rilancia il gruppo delle star. Ci sarà un sequel? Possibile. Ci manca però l’ironia di Clooney e solo Cate Blanchett svetta con un sorrisino finto-buono. Ma la storiella fila via liscia e d’estate è ciò che funziona.