Chiesa con i giovani

Cresimandi… da stadio

I candidati alla confermazione dell'arcidiocesi di Milano sono ben 60 mila: così tanti da affollare per l'incontro con monsignor Delpini gli spalti di San Siro, che ha così ospitato un incontro diverso da quelli che solitamente vi hanno luogo. Spettacolari coreografie e l'invito dell'arcivescovo a sentirsi «futuro del mondo»

Domenica 26 marzo a San Siro, come da tradizione, monsignor Mario Delpini ha incontrato i cresimandi della diocesi di Milano. Ad accogliere l’arcivescovo sugli spalti ben 60 mila ragazzi – la diocesi raccoglie anche le province di Monza, Lecco e Varese –, a fronte dei 50 mila previsti, e con loro per la prima volta anche una rappresentanza di sindaci, più di cento, tra cui Beppe Sala. Il tutto a formare una spettacolare cornice di canti e coreografie sotto la “direzione artistica” di circa mille giovani tra cui gli animatori degli oratori.

Così un gigantesco lenzuolo blu è l’acqua che lava via il nero dai mantelli neri dei figuranti per portare alla luce i colori dei sette decanati della diocesi, e valigie rosse si compongono a formare un cuore che rilascia centinaia di palloncini rossi, mentre i piccoli formano cuori interi unendone le metà ciascuno con il proprio vicino. Tutto ispirato alla lettera inviata ai ragazzi dall’arcivescovo dal titolo In che senso?che li invitava a scorgere i doni dello Spirito Santo attraverso i cinque sensi.

«Abbiamo chiesto a questi ragazzi di non pensare alla cresima come un rito o alla conclusione di un percorso, ma come all’assunzione di una piccola, proporzionata responsabilità di essere futuro del mondo e delle loro città. E di costruire una città dove sia bello abitare, con panchine per dialogare, profumo di pane per guadagnare buonumore e la chiesa aperta per ricordarsi che Dio è presente in mezzo agli uomini», ha spiegato l’arcivescovo a proposito del tema di preparazione alla cresima di quest’anno.

«L’avete trovato?», e un boato da stadio ha risposto alla sfida lanciata da monsignor Delpini a trovare un impercettibile puntino nero sul foglio della celebrazione: quel puntino è il simbolo del granello di senape del vangelo di Marco, a cui Gesù paragona il regno di Dio, piccolo ma destinato a crescere tanto che tra i rami della pianta faranno il nido gli uccelli; da qui l’invito ai ragazzi a proteggere il seme dalle tre malattie che possono attaccarlo: «Paura, pigrizia, scoraggiamento» combattendole «con la preghiera del cuore». (Foto: LaPresse)

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