Milano, nuovo sistema per pulire le acque sul Naviglio

Attiva 24 ore al giorno, è una barriera galleggiante che blocca l’85% dei rifiuti presenti nel corso d’acqua
Navigli, Milano. Foto LaPresse

Si chiama “River Cleaning” ed è un nuovo sistema galleggiante – in sperimentazione – per la pulizia dei corsi d’acqua dai detriti fluttuanti. Il progetto, patrocinato dal Comune di Milano, è stato presentato e avviato nei giorni scorsi presso le sponde del Naviglio Martesana tra via Melchiorre Gioia e via Tirano.

Questo sistema è costituito da tre elementi essenziali. Innanzitutto ci sono dei ‘giranti galleggianti’ del diametro di poco più di un metro, in materiale plastico, che spostano i rifiuti galleggianti verso il punto di accumulo. A seguire c’è il box per la raccolta dei rifiuti e infine il cavo in acciaio che, estendendosi da una sponda all’altra, ha la funzione di ancorare i dispositivi di setacciamento.

Questa enorme barriera è totalmente attenta all’ambiente, infatti non consuma elettricità e non produce Co2, non disturba la fauna, richiede poca manutenzione ed è operativa 24 ore su 24. L’obiettivo è garantire la capacità di intercettare l’85% dei rifiuti presenti nei corsi d’acqua.

River Cleaning è un progetto italiano nato per ridurre l’inquinamento di mari e oceani da rifiuti plastici. L’80% circa della plastica in mare proviene infatti dai fiumi, rendendo questa forma di inquinamento non più trascurabile.

«Sperimentare questo sistema lungo un tratto fluviale molto frequentato ha come obbiettivo non solo quello di preservare lo stato delle acque e salvaguardare il territorio – sottolinea l’assessore all’Ambiente del comune di Milano, Elena Grandi -, ma soprattutto di dimostrare ai cittadini che adottare comportamenti sempre più rispettosi dell’ambiente evitando l’abbandono delle plastiche nelle nostre acque è fondamentale».

Un sistema del genere è già in funzione dal 2019 nel Lazio. È la barriera antiplastica che la Regione ha posizionato nei pressi della foce del fiume Tevere catturando tonnellate di rifiuti. Il progetto è stato poi esteso in altri punti strategici sia sul Tevere che sul fiume Aniene e dal 2019, sommando tra i due fiumi, sono stati raccolte oltre 10,5 tonnellate di rifiuti.

 

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