A Milano la prima Oasi dei clochard

Un piccolo villaggio realizzato con casette prefabbricate, una sala comune per gli eventi culturali e i corsi di formazione, una mensa, un ambulatorio, una palestra e una biblioteca, qui vengono ospitati già 70 senza fissa dimora ma l’obiettivo è accogliere 300 persone

In occasione della visita di papa Francesco, prevista per questo sabato 25 marzo, Milano ha inaugurato l’Oasi dei clochard (via Lombroso), un vero e proprio villaggio dove vengono ospitati i senza fissa dimora e le persone che si ritrovano in strada. Un progetto pensato e realizzato dai City Angels, volontari di strada d’emergenza che aiutano cittadini, senzatetto e immigrati che si trovano in difficoltà, con l’obiettivo di creare un’oasi felice, capace di ospitare con dignità chi non ha una casa.

Il piccolo villaggio è formato da tante casette prefabbricate, disposte una accanto all’altra, ma c’è anche una sala comune, una mensa dove condividere i pasti, l’infermeria e un’area espositiva dove si terranno eventi culturali e corsi di formazione che coinvolgeranno gli ospiti. Presto verranno aperte anche una biblioteca, una palestra, un’area dedicata alle donne e uno spazio per gli animali.

L’area, che fino a poco tempo fa era adibita a centro accoglienza per i rom, è stata sistemata in pochi mesi dai City Angels e ad oggi ospita già circa 70 clochard, ma l’obiettivo è di riuscire ad accogliere oltre 300 persone. Il progetto, il primo in Italia, non vuole solamente aiutare chi è in difficoltà a trovare un riparo per la notte ma grazie anche ai corsi di formazione che verranno organizzati il Comune di Milano e i volontari sperano in un recupero di queste persone. In questa piccola città a misura d’uomo i clochard potranno vivere più serenamente, confrontarsi, condividere momenti della giornata e cercare così di uscire da una situazione di marginalità, grazie anche all’impegno dei volontari e delle associazioni che seguiranno il progetto.

«È un regalo che vogliamo fare agli ultimi e alla città – così ha commentato Mario Furlan, fondatore dei City Angels – anche in occasione della visita di papa Francesco a Milano».

Intanto il primo evento culturale è già stato organizzato, si tratta di una mostra di dipinti proprio sul tema dei senzatetto. L’artista è Egidio Guarino che per l’oasi ha realizzato anche alcune casette in stile rinascimentale. Per chi volesse dare una mano, c’è invece la possibilità di adottare una casetta con un contributo mensile, e sulla stessa casa verrà esposta una targa con il nome del donatore. La prima ad essersi fatta avanti è stata Daniela Javarone, madrina dei City Angels ed è nata così “Casa Daniela”.

Sono sempre di più anche gli immigrati che arrivati in Italia si ritrovano a dover trovare una sistemazione in strada, Milano ha quindi pensato anche a loro. Per l’inaugurazione, che si è tenuta mercoledì 22 marzo, erano presenti monsignor Franco Buzzi, prefetto della Biblioteca Ambrosiana, che ha benedetto le casette, l’imam Mohsen Mouelhi, che ha recitato la preghiera musulmana e Raffaele Besso, presidente della Comunità ebraica di Milano.

 

 

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