Liguria verde, con buon senso

Cambiano le direttive dei comuni in materia di rifiuti e consumo di acqua
Di William Domenichini , commons.wikimedia.org

Il comune di Genova cerca di limitare il più possibile l’uso della alla plastica, e lo fa cercando di sostituire in blocco la fornitura di bottigliette d’acqua con colonnine idriche, ed eliminare i bicchierini da caffè per rimpiazzarli con la loro versione in carta. Questo per quanto riguarda gli uffici pubblici. Da un anno il servizio ristorazione scolastico ha adottato a tavola caraffe di vetro e vettovaglie lavabili.

Ora si guarda anche allo stadio, con l’inizio del campionato, sono stati introdotti i bicchieri in silicone. E nella zone più affollate come Porto antico, ai giardini Luzzati e Università, sono state distribuite borracce ad hoc. Anche nel territorio delle Cinque Terre i comuni si stanno adeguando ad un nuovo modo di accogliere l’invasione di turisti, soprattutto di proteggersi dalle migliaia di bottigliette dell’acqua abbandonate lungo i sentieri. D’ora in poi ce la metteremo tutto affinché tutto sia più green è la parola d’ordine che circola in quel meraviglioso parco.

A Monterosso, ad esempio, saranno installati due distributori di acqua in punti strategici del paese. E distribuite borracce decorate con l’immagine di Punta Mesco che i turisti potranno acquistare nella sede della Pro Loco, che sostiene dell’iniziativa, borracce che potrebbero presto diventare un vero gadget. Per primo a vietare cannucce, bicchieri, piatti, bottiglie e posate in plastica fu  l’ex primo cittadino di Vernazza, che dopo aver vietato i sacchetti, la scorsa estate firmò un’ordinanza per abolire i prodotti non compostabili, entrata in vigore il primo gennaio di quest’anno.

Anche il sindaco di Comune di Riomaggiore, aveva imposto a bar e ristoranti di utilizzare esclusivamente materiali biodegradabili, compostabili ed Ecolabel entro il 2020.  Parlando di proposte da adottare e di quelle già adottare il sindaco di Monterosso fa notare: «Non sono d’accordo con questa visione – afferma Moggia: penso che si tratti di divieti impossibili da rispettare, oltre al fatto che come Comune non possiamo imporre un limite alla commercializzazione di alcuni beni, piuttosto che altri. Fortunatamente, il Ministero dell’Ambiente ha recepito la direttiva europea contro la plastica, ma certe ordinanze sembrano fatte apposta per andare sui giornali. Preferisco il buonsenso».

Proposte suggerite dal buon senso. Intanto presto a Monterosso saranno installati due distributori, del valore di 28.670 euro ciascuno, che erogheranno acqua depurata fresca e a temperatura ambiente, liscia o gassata. «Saranno ad impatto visivo ridottissimo – continua il sindaco -: c’è stato uno studio sulle forme e i colori per renderli compatibili al massimo con l’ambiente circostante».

E presto arriveranno anche con un primo ordine 1.500 borracce da un litro per i residenti, che saranno consegnate senza spese insieme ad una card magnetica multiservizi (in uso anche per il conferimento dei rifiuti), che darà loro diritto alla fornitura di acqua gratuita; altre 2.000, acquistabili per pochi euro, saranno invece destinate ai turisti. Saranno abbellite dal logo del Comune e lo slogan plastic free.

Intanto, l’ente Parco delle Cinque Terre ha deliberato che acquisterà piatti, bicchieri e posate biodegradabili con una spesa di decine di migliaia di euro, che diventeranno obbligatori per ogni festa o sagra. Saranno regalati agli organizzatori.

 

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