Le punizioni

“Parlando con altre mamme, lettrici assidue della sua rubrica, vorremmo sapere il suo parere sulle punizioni. I rispettivi nonni dei nostri bambini ci rimproverano perché dicono che siamo troppo remissive e indulgenti verso di loro. “Abbiamo sentito spesso da loro una sentenza, addirittura biblica, che dice, grosso modo, che non è un buon padre chi risparmia al figlio la verga. Due di noi tre ricordano ancora le bacchettate della maestra. E sono proverbiali gli sculaccioni paterni. È vero che nelle famiglie è aumentato il permissivismo… ma quali sono le punizioni dell’epoca dei computer? Non pensiamo a quelle di mettere i bambini nell’angolo, o addirittura in ginocchio sopra i ceci”. Lettrici triestine Altre volte ho parlato di questo argomento ma, data la brevità della rubrica, è bene trattarlo ancora approfondendolo. Vedremo stavolta le punizioni- computer. Visitando una scuola per cani poliziotto, ci si accorgerebbe subito che l’addestramento è basato sulla zolletta di zucchero offerta come premio di una esatta esecuzione e, al contrario, sul frustino nel caso di errore. Oggi, non solo nelle famiglie, ma anche nella scuola, si è fatto un notevole passo avanti nell’addestramento dei cuccioli dell'”homo sapiens”. Dalla pedagogia di stampo anglosassone, che nei college adoperava il frustino, molto spesso si è passati alla moderna pedagogia del colloquio e del confronto. I bambini, se ascoltati con amore, senza paternalismo, e se responsabilizzati col chiedere loro il perché delle proprie azioni, sono molto aiutati a modificare i comportamenti errati. Il grande salto in avanti è stato proprio questo discendere dallo scalino e trattare i bambini “alla pari”, proponendo la correzione come conseguenza logica, accettata, come una meta da raggiungere anche se non sempre subito, ma vissuta assieme anche nell’insuccesso, come una sconfitta che alimenta i propositi. Certamente la nostra tendenza naturale biopsichica ci porta alla pigrizia, al voler prevalere, a considerare gli altri non certo come persone da amare, servire. L’involucro corporeo va dominato dalla volontà, e qualche volta aiutato anche dagli sculaccioni, somministrati con parsimonia e calma. Equivalgono alla mortificazione degli antichi. Ai ragazzi a volte la punizione di saltare un pasto o non mangiare il gelato è molto adatta. Mortifica la gola, uno dei sette vizi capitali…

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