Le calamità naturali ci interrogano

«Mentre stavamo litigando, il telegiornale ci ha raggiunti con immagini terrificanti di calamità naturali, sottolineando la precarietà della nostra vita. Improvvisamente ci siamo resi conto della banalità del nostro comportamento». Una coppia ‑ Pesaro
Calamità naturali

«Mentre stavamo litigando, il telegiornale ci ha raggiunti con immagini terrificanti di calamità naturali, sottolineando la precarietà della nostra vita. Improvvisamente ci siamo resi conto della banalità del nostro comportamento».

Una coppia ‑ Pesaro

 

Anche se oggi la vita si è allungata e si è intensificata, nessuno si illude che sullo schermo della nostra esistenza non possa comparire improvvisamente la parola “fine”. Avvenimenti come quelli, per esempio, del Giappone non fanno che sottolineare le grandi domande del nostro cuore. Sono segni che ci interpellano, che ci invitano a trovare risposte. Fugace è la nostra vita, fragile come un filo d’erba che si spezza al minimo soffio di vento per trapiantarsi altrove. Tutto quello che accade intorno a noi, di bello e anche di brutto, è sempre per aiutarci a riflettere, per non essere passivi ripetitori di luoghi comuni. Igino Giordani soleva dire che due sposi che perdono tempo a litigare, perdono tempo a morire. In realtà siamo talmente diversi che non è facile trovare subito un accordo nella coppia, talvolta anche su cose banali. Diventa importante imparare ad ascoltarci sempre meglio, a valorizzare i punti di vista dell’altro, a ridurre sempre più i tempi del disaccordo per evitare l’accumularsi di eccessivo rancore anche nella nostra famiglia. Questo ci aiuterà a non perdere la speranza di fronte a certi avvenimenti dolorosi e a scoprire, dietro la sottile trama dell’esistenza, quel filo d’oro che parte dall’infinito e all’infinito vuole condurci.

 

spazio famiglia@cittanuova.it

I più letti della settimana

Mediterraneo di fraternità

La forte fede degli atei

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons