L’Atalanta non smette mai di crescere

I bergamaschi, quest’anno in Champions League, hanno festeggiato ieri l’esordio nel rinnovato Gewiss Stadium, battendo il Lecce e confermando il terzo posto in classifica.
Gian Piero Gasperini

Alzi la mano chi, alla vigilia della sesta giornata della stagione 2016-2017, avrebbe mai potuto pensare di assistere a quanto poi accaduto negli anni a venire. L’Atalanta, appena passata dalle mani dell’esperto Edoardo Reja a quelle di Gian Piero Gasperini, è reduce da quattro sconfitte e una sola vittoria. Penultimo posto in classifica, dopo il beffardo ko interno con il Palermo: l’ex tecnico che aveva riportato il Genoa in Europa sembra ormai condannato.

Il presidente del club Antonio Percassi, bergamasco doc, decide però di concedere un’altra chance al rampante mister piemontese: probabilmente, una delle decisioni migliori della sua vita. Da lì succede una sorta di miracolo sportivo, con i nerazzurri capaci di battere la corazzata Napoli, pareggiando sull’ostico campo di Firenze, per poi mettere assieme sei vittorie consecutive. Inter, Pescara, Genoa, Sassuolo, Roma e Bologna sono le vittime sportive di una squadra che incanta la platea con un gioco spumeggiante e offensivo e, soprattutto, con interpreti a sorpresa. Caldara e Conti in difesa, Gagliardini e Kessie in mezzo al campo, col folletto Gomez in avanti, costituiscono la spina dorsale di una banda di ragazzi terribili che scendono in campo senza timori reverenziali, mettendo al primo posto la forza di un gioco formidabile, sorretto dal loro talento.

I bergamaschi non si perdono per strada come qualcuno avrebbe potuto credere e, a fine campionato, festeggiano il quarto posto e la qualificazione in Europa League. Un risultato replicato anche alla fine della stagione successiva, pur arrivando settimi. L’anno scorso, il capolavoro si completa: l’Atalanta, pur cedendo ogni anno i calciatori migliori, riesce nell’impresa di centrare un terzo posto che vale la prima, storica qualificazione in Champions League. Un risultato enorme per quella che in Italia, da sempre, viene chiamata “la Regina delle provinciali”.

L’esordio nella Coppa più prestigiosa è più problematico del previsto: al pesante 0-4 di Zagabria segue la sconfitta interna per 2-1 contro lo Shakhtar, maturata negli istanti finali. Fine della magia? Nient’affatto. Il campionato, infatti, continua a ribadire la forza di un team che, quasi invariato rispetto allo scorso anno, matura sempre più consapevolezze. Dopo sette giornate, dietro alla capolista Juve e all’Inter di Conte, c’è proprio l’Atalanta dei miracoli: cinque vittorie, un pareggio e una sconfitta il bottino degli uomini di Gasperini, autori di un altro pezzo di storia nerazzurra proprio ieri pomeriggio. Il successo 3-1 sul Lecce, griffato da Zapata, Gomez e Gosens, segna infatti l’esordio nel nuovo Gewiss Stadium.

Il vecchio impianto comunale, datato 1928 e dedicato agli Atleti Azzurri d’Italia, è stato rilevato dal Gruppo Percassi e, dopo una ristrutturazione a tappe che finirà nel 2021, sarà uno degli stadi più avveniristici d’Italia. Un gioiello da poco più di ventimila posti, tutti al coperto e in pieno centro città. Dopo l’ammodernamento della tribuna centrale nel 2015, Atalanta-Lecce è stata l’occasione per svelare la nuova, imponente curva Nord, costruita in cinque mesi e dedicata a Federico Pisani, giovane calciatore della Dea tragicamente scomparso nel ’97 in seguito a un incidente stradale. Seguiranno poi i lavori nella attuale curva Sud (maggio 2020) e il rifacimento della tribuna Giulio Cesare nel giugno del 2021.

«È un’opera straordinaria, un capolavoro – ha detto Percassi in merito alla nuova curva da 9300 posti – gestito in maniera esemplare dal direttore operativo Roberto Spagnolo. È un settore stratosferico, ultra moderno, tecnologicamente attrezzato e avanzatissimo. Gli addetti ai lavori sono stati impeccabili, non abbiamo avuti inconvenienti esterni. È un regalo che avevamo promesso alla nostra tifoseria. Gasperini è stato entusiasta, ha fatto tanti complimenti a chi ci ha lavorato». «Si tratta di un progetto – ha ribadito Spagnolo a bergamoesport.it – che prevede una riorganizzazione urbanistica a 360 gradi, con la creazione di aree vivibili per tutta la popolazione. Si creeranno due nuove piazze urbane: quella dietro la curva Sud sarà la più grande di Bergamo». La regina delle Provinciali sembra pronta a spiccare il volo in maniera definitiva.

 

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