La vespa elettrica

Lo scooter della Piaggio ha portato nel mondo stile italiano, agilità, costo ridotto. Ora promette di aggiungere anche zero rumore e zero emissioni. Una svolta per l’inquinamento e il traffico congestionato delle città?
vespa

Quando fu lanciato, nel 1946, lo scooter della Piaggio non poteva immaginare che sarebbe presto diventato il modello della progettazione industriale e del design italiano nel mondo. Col suo tipico rumore a ronzio (da cui il nome vespa?) aveva tutte le caratteristiche per essere un successo: stile, agilità, facilità di utilizzo, costo ridotto, piacere di guida.

 

In pratica propose agli italiani uno nuovo modo di muoversi, che divenne quasi un nuovo stile di vita, mostrato poi al mondo in film di successo come Vacanze romane e Caro diario. Non a caso è stato per anni uno dei prodotti italiani più esportati in assoluto.

 

70 anni dopo, il gruppo Piaggio annuncia l’imminente arrivo di una Vespa elettrica, in grado cioè di fare a meno della benzina, ma mantenendo le caratteristiche che ne hanno costruito il successo. L’idea non è nuova, altri modelli elettrici sono già in circolazione, ma in questo momento di crisi di sostenibilità dei centri urbani, soffocati dal rumore e dall’inquinamento da traffico, la mitica vespa potrebbe rappresentare la spinta giusta per cambiare.

 

Il nostro Paese, infatti, pur essendo ai primi posti nel mondo per tasso di motorizzazione, è fanalino di coda nell’uso delle auto elettriche (anche per problemi di mancanza delle centraline di ricarica).

 

Non si conoscono ancora le caratteristiche tecniche della nuova Vespa (in uscita a metà 2017), ma dovrebbe essere equipaggiata con una batteria estraibile, che si può quindi ricaricare anche a casa. I progressi nel campo delle batterie sono stati ultimamente eccezionali, con modelli che arrivano ormai ad un’autonomia di 300 chilometri.

 

Per questo motivo nel mondo il numero di auto elettriche è in continua crescita: ha raggiunto la cifra di 1,3 milioni, ma siamo ancora solo agli inizi, visto che le stime prevedono di arrivare a 30 milioni entro il 2025 (vedi World energy outlook 2016). Il passaggio all’elettrico è obbligato visto i problemi crescenti derivanti dai motori a benzina o diesel. Col motore elettrico, invece, niente inquinamento acustico, niente rumore e… niente petrolio.

 

Chissà che la mitica Vespa, rivista alla luce delle moderne tecnologie elettriche di trazione, non sia di nuovo la proposta giusta per far fare anche al nostro Paese un salto nel futuro del trasporto urbano, un futuro questa volta pulito e silenzioso! Tra l'altro l'80 per cento dei comuni italiani ha dichiarato di voler favorire la circolazione di biciclette e motocicli rispetto alle macchine. Se son rose fioriranno.

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