La sfida dell’educazione

Nostro figlio sedicenne a scuola non combina niente. Tra me e mio marito non riusciamo a metterci d’accordo su cosa e come pretendere da lui nello studio: minacciare? Promettere? E se uno dei due fa il rigido e l’altro cede? Intanto già sappiamo che quest’anno sarà bocciato e secondo me per punizione non dovrebbe venire in vacanza con noi e la sorella. Cosa ne pensate?. Ivana – Roma Prima di cercare le parole per i figli, i genitori devono cercare, e trovare, le parole tra loro. La sfida più difficile, in genere, è trovare questo benedetto tempo per continuare a costruire insieme quella casa comune che sognavamo da fidanzati; una casa fatta prima di tutto da noi stessi, dalle nostre aspirazioni. D’altra parte, i figli non ci appartengono e non possiamo pensare di programmarne la vita, pur con le migliori intenzioni. L’impe- gno nello studio è, in particolare, una scelta che devono maturare consapevolmente. Abbiamo certamente la responsabilità di offrire loro tutte le possibili opportunità, di guidarli anche attraverso regole di vita condivise e vissute prima di tutto da noi stessi, con divieti e permissioni adatti all’età, ma attenti a non creare situazioni per cui, proprio nel momento di maggiore fragilità, venga a mancare al figlio il clima di accoglienza e ascolto, tipico della famiglia. E il tempo delle vacanze è proprio l’occasione per stare con lui, cercare insieme nuovi obiettivi e motivazioni, scoprire quei lati positivi della sua personalità che ancora non sono venuti in luce. È capitato anche alla famiglia di Paola e Luigi di passare alcune estati in campagna, in situazioni scolastiche perennemente traballanti; tra una passeggiata e l’altra, i buoni pranzi della nonna, qualche pomeriggio di studio insieme, anno dopo anno, i rapporti familiari si sono rafforzati, i ragazzi sono cresciuti ed hanno trovato la loro strada. E che dire di Luca e Teresa, che invece al mare ci vanno con altre famiglie, ognuna con abitudini e orari diversi, ma disposte a venirsi incontro. Hanno sperimentato le specialità gastronomiche l’una dell’altra e le capacità organizzative di chi aveva più esperienza turistica. Poi ci sono stati i momenti più impegnati in cui tra genitori e figli nascevano confronti su argomenti importanti. Una del gruppo, che stava passando un momento di difficoltà, ha gustato di nuovo la bellezza della vita di famiglia. In alcuni casi le difficoltà scolastiche derivano da disagi personali e familiari più profondi, per cui in questi casi è bene farsi aiutare da un professionista esperto, ma più spesso una serena atmosfera familiare e il calore del nostro affetto risultano le condizioni più favorevoli perché germoglino i semi migliori che sono nel cuore dei figli. E i fiori e i frutti che ne verranno ci lasceranno stupiti. spaziofamiglia@cittanuova.it

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