La Provvidenza nell’incontro di Luca con la Caritas

Una banconota per terra porterà Luca a fare un incontro speciale, con persone che si dedicano agli altri. Da quel giorno, ha deciso anche lui di mettersi al servizio del prossimo, con la Caritas.
Foto Vatican Media/LaPresse

Ho promesso a Luca di andare a bere un caffè per scambiarci gli auguri di Natale. Ci siamo conosciuti da poco. Nonostante la differenza di età, dimostra di aver piacere a trascorrere qualche momento con me e per lui è utile il confronto che possiamo avere su tematiche familiari (visto che la sua non è una situazione delle più facili).

Il tempo è bello e propongo una passeggiata invece di rinchiuderci subito in un bar. Dopo pochi passi scorgiamo sul marciapiede una banconota da venti euro. Ci guardiamo attorno ma non c’è alcun passante. «Qualcuno le avrà perse – deduciamo – ma chi?». Luca propone di percorrere le vie attorno per vedere se qualcuno sta guardandosi in giro affannosamente alla ricerca dei soldi perduti. Io rimango intanto a bada della banconota.

Passano una decina di minuti e Luca ritorna sui suoi passi, piuttosto agitato, senza aver visto nessuno che corrisponda a quel requisito. «E ora che facciamo?», si domanda. «Io un’idea ce l’avrei», ribadisco. E così gli racconto che regolarmente con alcuni amici, ci occupiamo di acquistare generi alimentari e altri beni di prima necessità che poi consegniamo al Centro Caritas, al quale si rivolgono tantissime persone e famiglie in difficoltà. Sicuramente quella cifra potrebbe essere utile a qualcuno lì. «Allora andiamoci subito», propone Luca.

La nostra passeggiata sta prendendo un altro orientamento, ma è anche l’occasione per offrire a questo giovane amico un’opportunità di scoprire una realtà diversa e conoscere persone che si mettono a servizio del prossimo. Al Centro Caritas incontriamo Francesca, l’operatrice che ormai è diventata un’amica. Ci saluta con gioia e ha piacere di condurre Luca a visitare i locali e ad illustrargli il lavoro che quotidianamente viene svolto. Le spieghiamo perché siamo lì. I suoi occhi si riempiono di lacrime di commozione. «Voi non sapete che dono mi fate – spiega – avevo urgente bisogno di acquistare dei pannoloni per bimbi per una famiglia che me li aveva chiesti, ma non sapevo come fare. Questa cifra servirà a questo scopo ed è arrivata proprio nel momento in cui ne avevamo necessità». E poi aggiunge: «Quando ho una necessità impellente c’è sempre qualcuno di voi (del Movimento dei Focolari) che si presenta».

Luca è sorpreso, non si capacita, ma si capisce che è palesemente colpito da questa Provvidenza che – come asserisce Francesca – arriva proprio nel momento giusto. L’aver trovato quei soldi lo aveva messo in una inaspettata agitazione, per non sapere come comportarsi in questi casi. Avergli proposto una concreta destinazione lo aveva rimesso nella pace. Aver, infine, sentito le parole di Francesca gli aveva fatto esclamare: «Ma allora il Vangelo è vero!». Davvero Dio conta i capelli del nostro capo! Salutiamo Francesca.

Pensavo avremmo ripreso la nostra passeggiata. Luca, però, indugia sul marciapiede e chiede di poter entrare nella Chiesa lì accanto. Sento che è arrivato il momento di salutarci e di lasciarlo da solo, per un momento di raccoglimento. Alcuni giorni dopo Luca mi comunica di desiderare unirsi all’equipe di volontari che prestano servizio al Centro Caritas.

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