La posta di città nuova

La posta di città nuova

Incontriamoci a “Città nuova”, la nostra città

 

Cittanuova.it: una rete per la fraternità

 

Dal primo luglio scorso, il sito del gruppo editoriale Città Nuova si presenta in una veste del tutto nuova. Il portale www.cittanuova.it, infatti, non si limita più a mettere in Rete soltanto ciò che viene pubblicato nell’edizione cartacea della rivista, ma presenta dei contenuti originali ed organizzati in maniera tale da renderli di più facile reperibilità.

 

Gli articoli sono suddivisi in venti canali tematici, che compaiono nella parte alta della pagina. È così possibile avere una rapida visione per argomento di ciò che Città Nuova online propone, e disporre di un archivio organizzato di tutto ciò che è stato precedentemente pubblicato.

 

Sulla sinistra si trovano invece i link alle home page delle singole attività e prodotti del gruppo editoriale: la rivista, l’editrice, Unità e Carismi, Nuova Umanità, Sophia, la tipografia e la diffusione. Ciascuna di queste home presenta a sua volta le novità più rilevanti della propria branca del gruppo editoriale.

La home del portale, aggiornata quotidianamente, oltre a mettere in evidenza i contenuti più rilevanti di ciascuna sezione offre degli articoli originali, scritti appositamente per il web su temi di attualità. Questi consentono anche di approfondire il tema trattato grazie a link, foto, e – nel prossimo futuro – file audio e video. Particolarmente rilevante è la sezione delle news, in cui vengono pubblicate in tempo reale le notizie che arrivano dalla rete di Città Nuova nel mondo, da collaboratori e da altre fonti: uno sguardo sempre aggiornato su quei “segni dei tempi” che nascono nel mondo, ma che troppo spesso restano ignorati da molti mezzi di comunicazione.

 

Per mantenere lo sguardo sul mondo intero è utile far riferimento alla pagina “Città Nuova nel mondo”, dove sono elencate tutte le edizioni estere della rivista con link ai relativi siti.

Da non dimenticare, inoltre, che cittanuova.it è un sito personalizzabile: nella sezione “La mia Città Nuova”, infatti, è possibile scegliere gli argomenti di proprio interesse, così che il sistema metta automaticamente in evidenza gli articoli del canale preferito dall’utente. Un altro modo per ribadire la nostra attenzione ad ogni singolo lettore.

Chiara Andreola

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Riparliamone

 

Ancora sull’etica in politica

 

Presa di posizione «Cosa deve ancora succedere perché la stampa cattolica e l’opinione pubblica italiana escano dal torpore, dall’indifferenza e dall’ipnosi? Quello che sta succedendo in Italia è gravissimo. Non importa nulla se tra i lettori di Città nuova ci sono anche degli elettori di Berlusconi; del resto quando si è trattato di criticare Dan Brown o Michael Jackson, giustamente, non avete avuto peli sulla lingua. Perché invece questo timore reverenziale di fronte al signor Berlusconi?».

Andrea Paganini – Svizzera

 

 

Pubblico e privato «Sulle presunte avventure erotiche di Berlusconi la stampa cattolica e i vescovi hanno detto ciò che dovevano dire. Ma sorprende che certe sollecitazioni di condanna provengano proprio da settori che hanno sempre accusato la Chiesa di ingerire nella vita civile del Paese, perché ha osato esprimere opinioni su temi di carattere etico. Valuto l’azione politica di un premier e non la sua vita privata».

Lorella Groten

 

Gossip «Sono un vecchio lettore di Città nuova. Chi sono tutte quelle giovani donne, le “escort”, che circondano il nostro attuale presidente del Consiglio, costretto a riconoscere la sua “debolezza”? Dopo che perfino sua moglie lo ha dichiarato “malato” e ha stigmatizzato la decisione di formare liste di promesse candidate al Parlamento europeo, scegliendo tra le “veline”, l’argomento non è più gossip, ma un vero e proprio problema sociale, vista la noncuranza, se non l’approvazione, mantenuta da buona parte dell’opinione pubblica del nostro Paese su questi comportamenti».

Andrea Civinini – Seano (Prato)

 

La somma virtù «Di fronte alla grande demagogia sull’immigrazione che prende un certo mondo ecclesiale progressista e mondialista, anche i lettori di Città nuova sono presi da questa demagogia? C’è chi dice che la Chiesa non dice abbastanza di fronte a queste leggi sull’immigrazione, quando poi in altre materie “più leggere” ha tuonato. Vorrei far presente che le materie “più leggere” riguardano i valori non negoziabili, la difesa della vita sin dal concepimento, della famiglia naturale fondata sul matrimonio e la libertà di educazione. L’autorizzazione alla commercializzazione della pillola abortiva RU486 è stata promossa dal governo del “cattolico adulto” Prodi. La somma virtù che regola la carità è la prudenza. Essa ci aiuta a discernere il vero bene, da quello falso».

Pietro – Ascoli Piceno

 

Obiettività «Purtroppo le sei reti televisive nazionali sono tutte sotto il controllo diretto o indiretto del partito che sta al governo. Così il ruolo delle testate indipendenti come Città nuova diventa fondamentale per smascherare ciò che il governo sta facendo. Non potete nascondervi dietro un “sta alla coscienza civile di ogni cittadino giudicare i fatti e trarne le conseguenze, anche politiche” (n°12, pag. 5)».

Cristina Bellini – Castellana Grotte

 

Care lettrici, cari lettori, grazie di cuore per queste lettere (sintetizzate, purtroppo) che trasmettono la vostra attenzione alla rivista, talvolta passionale. Lettere che sintetizzano tante altre missive, proprio tante, giunte in redazione e che ovviamente non possiamo pubblicare.

Da tempo parliamo regolarmente sulle nostre colonne dei problemi etici della politica italiana, dei mezzi d’informazione che svolgono con passione il proprio compito ma che dimenticano troppo spesso le basilari regole etiche del giornalismo, della mancanza di dibattiti politici veramente tali (e non centrati sul gossip), della “dubbia evangelicità” di alcune leggi promulgate o proposte.

Penso così che abbiate letto, fedeli lettrici e lettori come siete, gli ultimi due editoriali da me scritti di concerto con la redazione. E continueremo a scrivere su questi argomenti, col solo scopo di contribuire, per quanto possiamo, al bene comune del nostro Paese e di coloro che vi abitano. (Michele Zanzucchi)

 

 

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LA POSTA DI CITTÀ NUOVA

 

I Kennedy e il sogno

di un nuovo corso

 

«Nei ricordi adolescenziali di un odierno cinquantenne è difficile che non trovino posto la saga della famiglia Kennedy e il loro sogno di un “nuovo corso”. Con la morte quasi contemporanea degli ultimi protagonisti di questa leggendaria famiglia, Eunice e Ted, sembra calare il sipario, se non fosse che l’attuale presidente Obama rappresenta l’avverarsi di una profezia politica dei Kennedy.

«Certo, paragonare simili personaggi della scena politica mondiale alla scena politica nostrana non garantisce termini di paragone possibili. Lo spessore politico-sociale di una persona è composto di idee e di iniziative che nascono da una cultura approfondita fatta di sensibilità e lungimiranza. Le esigenze, le emergenze di una nazione sotto tutti i suoi aspetti devono appartenere al politico che governa, distribuendo al meglio la sua operosità, intelligenza ed onestà intellettuale al servizio dei cittadini.

«Discutere di questa cultura, di questi valori, di integrità morale nella gestione della cosa pubblica, al punto in cui siamo in Italia, sembrerebbe una partita persa. Comunque rimaniamo “ancora” appassionati anche grazie a grandi come i Kennedy».

Paolo De Maina – Grottaferrata

 

È vero che la saga dei Kennedy ha appassionato intere generazioni. Nel bene e nel male. Perché fra tante luci non è mancata qualche ombra, tuttavia superata dal carisma e dalla generosità di questi protagonisti.

Nel quadro politico non certo esaltante di casa nostra, ci consola però tenere presente che la politica non la fanno solo i maggiorenti di una nazione, ma anche e soprattutto la gente comune, quella che ad esempio si era appassionata alla saga dei Kennedy. Quella che in Italia ancora oggi non difetta di buon senso e di coraggio, nonostante tutto. E che ha ancora la possibilità di giudicare gli avvenimenti e di esprimersi liberamente nell’urna.

 

  

Una serata di gioia vera

 

«In difetto di soldi, abbiamo pensato che potevamo offrire un po’ del nostro tempo a chi è nel disagio, e ci siamo ricordati di aver incontrato Debora, una ragazza cerebrolesa, che da diversi anni si trovava, nel periodo estivo, nello stesso campeggio dove Franca e Franco trascorrono delle brevi vacanze. Da loro avevamo saputo che le uniche reazioni che lei aveva erano degli urletti quando Franco suonava per lei la fisarmonica.

«Così abbiamo pensato di andare a trovare questa ragazza al campeggio. Dodici di noi, del gruppo della Parola di vita, hanno aderito con entusiasmo; altri dieci sono arrivati grazie all’invito fatto al gruppo cantori. E siamo partiti con cinque macchine, meta Badia Prataglia, un paese dell’Appennino tosco-romagnolo.

«Andiamo subito ad incontrare Debora che ci guarda senza nessuna reazione; i genitori, invece, sono commossi; buona parte del camping si coinvolge in questa nostra iniziativa e nel giro di un’ora viene preparato per tutti un piatto di spaghetti. Con noi a mangiare si sono riunite una settantina di persone, ospiti del camping. Dopo nemmeno un’ora cominciamo a far festa e eleggiamo Debora “regina della serata”. Sembra capire ogni cosa, anzi ne siamo certi; in alcuni canti segue le parole guardando con dolcezza ognuno, e con piccoli urli sembra addirittura cantare.

«L’amore contagia, e ciascuno ha potuto dare qualcosa di proprio. Lasciandoci, più di una persona del campeggio ha riconosciuto di aver vissuto una serata di gioia vera».

Silvano e Donatella – Viserba (Rn)

 

 Supplemento di vista o… di cuore

 

«Caro Tanino Minuta, penso che lei abbia il dono di un supplemento di vista o… di cuore. Forse non immagina che i fatti che racconta portano una ventata di speranza e di ottimismo autentico, non forzato, non retorico. È come se lei facesse scoprire a chi la legge di possedere già quest’altra visione della vita di cui lei è il vessillifero e di aiutare a fare i primi passi in una vita nuova».

A.B.

 

Da più parti e di frequente ci giungono attestati di approvazione su quanto scrive per “Città nuova” Tanino Minuta. A noi non resta che rallegrarcene, certi della condivisione di tanti nostri lettori.

 

 

 Notizie di famiglia

 

«Sono un affezionato lettore e divulgatore della nostra bella rivista Città nuova e desidero parteciparvi un avvenimento importante: il 26 settembre mia moglie Giuseppina ed io abbiamo festeggiato cinquant’anni del nostro matrimonio.

«Ho conosciuto il Movimento dei focolari a Trento quando ero poco più di un ragazzo. Ricordo che partecipavo alle riunioni che l’arcivescovo Carlo De Ferrari teneva in arcivescovado alle persone del movimento per spiegare il catechismo.

«Nel ’57 mi è stato chiesto di fare il presidente dei giovani di Azione cattolica e in quest’ambito ho conosciuto Giuseppina. Ci siamo sposati nel ’59 e abbiamo avuto sette figli con i quali abbiamo passato anni meravigliosi, tutti impegnati nel lavoro e nel movimento. Abbiamo quattordici nipoti.

«Fin dagli inizi di Città nuova (primi anni Sessanta), abbiamo condiviso con voi della redazione la passione per diffondere lo spirito di unità e fraternità che caratterizza il nostro periodico, costatando gli effetti positivi che esso ha sui lettori che conosciamo.

«Per anni il mio impegno è stato di raggiungere la quota di quaranta abbonamenti; attualmente riesco a raccoglierne trenta. Giuseppina e nostra figlia invece si sono prodigate nel diffondere il commento stampato alla Parola di vita.

«Il nostro augurio: mantenere alte le qualità che hanno sempre contraddistinto Città nuova».

Silvio Moser – Meano (Tn)

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