La novità del gas di scisto

Si è affacciata sul mercato la disponibilità del gas naturale estratto dai giacimenti di scisti bituminosi, rocce presenti in molte parti del mondo.
Impianto di estrazione di gas da scisto

Pur di assicurarsi contratti di approvvigionamento di gas naturale, in particolare dalla Russia, le compagnie europee di distribuzione, tra cui l’Eni, hanno accettato contratti capestro che legano il prezzo del gas a quello del petrolio ed obbligano a pagare il gas anche se non lo si consuma. Ora si è affacciata sul mercato la disponibilità del gas naturale estratto dai giacimenti di scisti bituminosi, rocce presenti in Canada, Stati Uniti, Cina, Australia, Polonia e altre parti del mondo, in Francia e anche in Sicilia nel ragusano. Il gas naturale e il petrolio si estraggono raggiungendo con perforazioni strati di roccia porosa, mentre gli scisti sono rocce compatte che non rilasciano il gas che contengono se non vengono trattate. Ora tali trattamenti sono possibili e ultimamente gli investimenti nel gas di scisto sono molto di moda negli Stati Uniti e in Canada. Ciò ha provocato un eccesso di produzione e la caduta dei prezzi.

 

Tale eccesso di gas Usa non può oggi essere utilizzato in Europa perché non vi sono gasdotti di collegamento, ma comunque condiziona il mercato mondiale. Una novità certamente positiva per gli Stati Uniti e per la Cina, i cui crescenti bisogni energetici facevano prevedere una grande crescita dei consumi di carbone pericolosa per l’ambiente; infatti, la produzione di energia elettrica in centrali a gas naturale produce solo un terzo dell’anidride carbonica prodotta da una centrale a carbone e senza polveri sottili.

Anche la produzione di gas di scisto ha un impatto ambientale, in particolare per la cancerogenicità dei residui acquosi della lavorazione. Tenendo presente che la produzione di energia elettrica tramite la combustione del gas naturale è di gran lunga quella meno apportatrice di gas serra tra le fonti non rinnovabili, questi ostacoli andrebbero comunque superati, ponendo precise disposizioni di legge per regolamentare queste perforazioni. L’argomento è tuttora controverso, anche perché tocca tanti interessi, soprattutto con la presente crisi del nucleare; tanto è vero che in questi giorni in Francia vi è una proposta di legge per mettere al bando questo tipo di estrazione.

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