La fine del mondo

I film in uscita. Justice Leauge di Zack Syder. The Broken Key di Louis Nero. Agadah di Alberto Randalli. Tra calamità apocalittiche e un romanzo di formazione, il combattimento fra luce e tenebre è onnipresente nella filmografia attuale in maniera insistente

Periodicamente i blockbuster annunciano un pericolo mortale imminente, una forza oscura che minaccia di distruggere il nostro mondo. E non basta più un eroe solitario, magari acciaccato e incerto come Batman. Così, proprio lui ingaggia una squadra di supereroi fumettistici per combattere la creatura mostruosa e sconfiggerla. Stiamo parlando di Justice League, titolo molto americano del team provvidenziale salvatore dell’universo, diretto con indubbio mestiere da Zack Snyder.

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Batman è Ben Affleck che fatica a reclutare la squadra, almeno per la prima ora del film, ma poi ci riesce, infilandoci anche un ragazzo disinvolto e simpatico – Flash – che, nel doppiaggio italiano è forse ancor meglio dell’originale. La lotta contro il Male è dura e bisogna resuscitare il morto Superman (Henry Cavill), eroe  divino-umano perché la vittoria sia completa e il mostro distrutto dopo battaglie nei cieli e sulla terra. Meno male che il filmone, zeppo di effetti speciali divertenti, è condito da una buona base di ironia: Batman su sé stesso che invecchia, Superman ripreso con due occhioni blu in primissimo piano, Woman, donna amazzone che sembra prendersi in giro  e guarda con interesse  Batman, e lo squinternato Flash.

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Un immenso gioco per ragazzi e non, che non stanca affatto e che ripropone l’atavica paura della fine del mondo (anche oggi) e l’eterna lotta tra Bene e Male. Vincerà il bene, se però finisce l’eroe solitario, il “super” americano che fa tutto da sé, mentre ora ha bisogno di una squadra. Che qualcosa stia cambiando nei blockbuster?

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E a proposito di calamità apocalittiche ecco The Broken Key di Louis Nero, fantasia nera futuristica che passa dai Templari alla fine del mondo, tra personaggi che cercano di svincolarsi dal grande dominatore segreto della Rete che connette, distrugge e imprigiona la libertà. Un film che  mescola Templari, demonio, riti massonici e futuro, col risultato di una mancanza di chiarezza e di una recitazione rigida da parte del cast internazionale(Geraldine Chaplin, il redivivo Cristopher Lambert, Franco Nero). Quello che non manca è il senso della morte e dell’oscurità per cui il film diventa un thriller apocalittico, oggi molto di moda.

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Romanzo di formazione nella lotta tra bene e male,vero viaggio iniziatico è invece la sorpresa Agadah di Alberto Randalli, un Decamerone “nero” il cui protagonista, il cavaliere vallone Alfonso van Worden, deve attraversare le Murge pugliesi per raggiungere i suoi soldati a Napoli. Il viaggio è ricco di sorprese, magie, incantamenti e seduzioni in cui l’uomo non sa se stia sognando o vivendo nella realtà. Quel che importa è superare la prova della vita e raggiungere la felicità. Bisogna dire che il racconto scivola bene, incastrando personaggi e luoghi con libertà e fantasia, anche grazie ad un fotografia barocca di notevole suggestione. Ma anche in questo lavoro ritorna il timore-dolore di quel combattimento fra luce e tenebre onnipresente nella filmografia attuale in maniera insistente, al di là della perfezione formale che può sedurre l’occhio, ma non eliminare il dramma.

 

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