Istella, l’anti Google

Un motore di ricerca italiano sfida il colosso californiano. Mettendo la cultura del Belpaese a portata di click

Diciamo subito che il motore di ricerca di Google, con i suoi miliardi di richieste ogni giorno, è inarrivabile. Ma nelle retrovie è un continuo pullulare di novità, con nuovi protagonisti che cercano di uscire dall’anonimato. Questi motori di ricerca alternativi cercano di distinguersi per qualche caratteristica unica, come per esempio la protezione della privacy degli utenti.

In Europa la dipendenza da motori di ricerca stranieri è sentita come un forte limite strategico, per cui i nuovi sfidanti non mancano, come ad esempio il francese Qwant o il ceco Seznam. Un motore di ricerca, infatti, per dare risposte, classifica le informazioni disponibili nel mondo secondo certe regole, certi algoritmi che fanno emergere un sito ai primi posti o lo sprofondano in una pagina secondaria che nessuno guarderà mai. In pratica quindi ogni motore di ricerca presenta una certa immagine del mondo. Nel caso di Google molto americana.

Un secondo aspetto da sottolineare è che un motore come Google “profila” gli utenti secondo le tipologie di ricerche effettuate nel tempo. Questo significa che per ogni nostra domanda, Google probabilmente sa già cosa ci aspettiamo come risposta, e quindi mette ai primi posti i siti “adatti” a noi. A uguale domanda ogni persona riceverà diversa risposta. Ma questo significa che gradualmente ognuno di noi viene come rinchiuso dentro una “bolla” di risposte soddisfacenti, senza la possibilità di incontrare idee nuove e inattese. Per uscire dalla gabbia possiamo cambiare, almeno ogni tanto, il nostro motore di ricerca, cercandone uno che abbia una diversa visione del mondo.

Tra l’altro più persone usano Google, più dati vengono messi a disposizione dell’intelligenza artificiale che ne è alla base, più questa “impara” come affinare le ricerche e i risultati. Il risultato è che Google è sempre primo. Eppure uno spazio, seppur piccolo, per qualcun altro c’è.

Un concorrente italiano molto interessante è Istella, motore di ricerca di Tiscali. Il suo tratto distintivo è che non si basa solo su quello che c’è sul web, come fanno quasi tutti gli altri, ma ha firmato una serie di accordi con enti e agenzie culturali italiane per mettere a disposizione informazioni che sono all’interno di archivi invisibili alla Rete. Per esempio l’Enciclopedia Treccani, la Guida Monaci, il Ministero dei Beni culturali: una lunga serie di archivi, più o meno noti, e soprattutto in lingua italiana.

Il risultato è che Istella può definirsi «il motore di ricerca più completo e accurato della cultura italiana». Scusate se è poco. Chissà se ce la farà a consolidarsi (è nato nel 2013), ma nel frattempo è una vera chicca. Provare per credere.

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