La follia di Enrico IV

Cous Cous Klan, Le Baccanti, Resistere e Creare, Lo Schiaccianoci

L’Enrico IV di Carlo Cecchi
Cecchi torna a Pirandello nel 150° anniversario della nascita dell’autore con uno dei testi più “pirandelliani” del drammaturgo siciliano. L’opera porta in scena i grandi temi della maschera, dell’identità, della follia e del rapporto tra finzione e realtà. Enrico IV la vicenda di un nobile dei primi del Novecento, che da vent’anni vive chiuso in casa vestendo i panni dell’imperatore Enrico IV di Germania (vissuto nell’XI secolo), prima per vera pazzia, procurata da un traumatica caduta da cavallo, poi per simulazione ed infine per drammatica costrizione. L’amarezza vibrante di questa tragedia porta a un risultato di limpida bellezza, a una catarsi vera e propria. Forse in Enrico IV, più che in altre tragedie, il pirandellismo vince i suoi schemi e attinge a una tensione interiore davvero universale.

“Enrico IV” di Luigi Pirandello, regia e interpretazione di Carlo Cecchi, con Angelica Ippolito, Gigio Morra, Roberto Trifirò, Federico Brugnone, Davide Giordano, Dario Iubatti, Matteo Lai, Chiara Mancuso, Remo Stella, scene Sergio Tramonti, costumi Nanà Cecchi, luci Camilla Piccioni. Produzione Marche Teatro. A Palermo, Teatro Biondo, fino al 10/12. In tournèe.

Cous Cous Klan
La nuova produzione di Carrozzeria Orfeo è di nuovo impegnata a fotografare un’umanità senza amore, carica di nevrosi e fragilità, sempre in una continua escursione fra realtà e assurdo, ironia e tragicità, divertimento e dramma. In tutto il mondo l’acqua è stata privatizzata. Fiumi, laghi e sorgenti sono sorvegliati da guardie armate, che non permettono a nessuno di avvicinarsi. In un parcheggio e degradato sono parcheggiate due roulotte fatiscenti che ospitano una micro comunità di senzatetto, tre fratelli orfani, un musulmano immigrato in Italia che per sopravvivere seppellisce rifiuti tossici per un’associazione criminale. Presto alla comunità, già logorata da continui conflitti razziali e interpersonali, si aggiunge un borghese elegante e maturo che, dopo un grave problema familiare, si è ritrovato a dormire per strada. A sconvolgere il già precario equilibrio del gruppo arriverà una ragazza ribelle e indomabile che si rivelerà il più grande dei loro problemi e la chiave per il loro riscatto sociale.

“Cous Cous Klan”, drammaturgia di Gabriele Di Luca, regia di Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Alessandro Tedeschi; musiche originali Massimiliano Setti, scene Maria Spazzi, costumi Erika Carretta, luci Giovanni Berti. Una coproduzione Teatro dell’Elfo, Teatro Eliseo, Marche Teatro. Anteprima nazionale il 9 e 10/12 al Teatro Era di Pontedera, a Milano, Teatro Elfo Puccini dal12 al 31/12; a Roma, Teatro Eliseo, dal 10al 28/1/2018.

Le Baccanti secondo Andrea De Rosa
«”Le Baccanti” è un testo che pone numerose sfide a chi lo voglia mettere in scena – scrive il regista Andrea De Rosa –, la prima e la più importante delle quali consiste nell’essere l’unica tragedia il cui protagonista è un dio (Dioniso). Come rappresentarlo? Come mettere in scena un dio? “Dio è morto”, scrisse Nietzsche più di un secolo fa e, a dispetto delle assurde guerre di religione che ancora si affacciano all’orizzonte della nostra storia recente, quella sentenza di morte sembra irreparabile e definitiva. Ma il sacro? Il misterioso? Sono anch’essi spariti per sempre dalle nostre vite? Che senso dare oggi alla presenza di un dio sulla scena, in un mondo in cui l’orizzonte del sacro sembra perduto per sempre? Il teatro è ancora il luogo dove un dio può prendere vita?».

“Le Baccanti” di Euripide, adattamento e regia Andrea De Rosa, con Marco Cavicchioli, Cristina Donadio, Ruggero Dondi, Lino Musella, Matthieu Pastore, Irene Petris, Federica Rosellini, Emilio Vacca, Carlotta Viscovo e dalle allieve della Scuola del Teatro Stabile di Napoli; scene Simone Mannino, costumi Fabio Sonnino, luci Pasquale Mari, musiche originali G.U.P. Alcaro e Davide Tomat. A Torino, Carignano, fino al 17/12. Produzione Teatro Stabile di Napoli – Teatro Nazionale.

A Genova la danza di “Resistere e Creare”
A Genova è ancora di scena la danza fino al 10 dicembre, con la III edizione di “Resistere e Creare”, la rassegna firmata dalla direzione artistica di Michela Lucenti per il Teatro della Tosse. Sottotitolo/manifesto della rassegna: “Pubblico Corpo”. Il 7/12 in scena “Gli Uomini”: tre solo di Yoris Petrillo, Simone Zambelli, Demian Troiano Hackman rispettivamente dai titoli, “Nothing to declare”, “Non ricordo”, “I walk slowly into the wind”, tre sguardi sul maschile a cura di tre giovani promettenti danzatori. L’8 Joerg Hassmann incontra il pubblico nel corso del workshop per danzatori esperti con sulla Contact improvisation il debutto di “Me myself and I”, della Compagnia Itinèrrances. Il 9 “Salvaje” del coreografo Daniel Abreu in collaborazione con Fattoria Vittadini. Il 10 “Danse de nuit” di Boris Charmatz, spettacolo in uno spazio urbano della città che sarà comunicato agli spettatori via sms o Whatsupp il giorno stesso.

“Lo Schiaccianoci” con gli allievi dell’Opera di Roma
La Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma diretta da Laura Comi è protagonista dal 5 al 10 dicembre al Teatro Nazionale, della ripresa del balletto “Lo Schiaccianoci” con le coreografie di Ofelia Gonzalez e Pablo Moret. La fiaba natalizia rivive nella gioiosa coreografia e nell’allestimento del Teatro dell’Opera di Roma con le scene di Michele Della Cioppa, i costumi a cura di Anna Biagiotti e le luci di Patrizio Maggi. La consulenza musicale è di Giuseppe Annese. Dal 20 al 23/12 la Scuola di Danza apre le sue porte a tutti gli allievi esterni, a partire dai 7 anni di età, che desiderano fare un’esperienza e seguire le lezioni per una specializzazione della tecnica accademica, del repertorio classico, del Pas de deux, del contemporaneo, della propedeutica e della fisiotecnica.

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