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I nostri consigli per la lettura di questa settimana

Rifugiati – Francesco Piobbichi, “Disegni dalla frontiera”, Claudiana, euro 18,50 – L’autore è un disegnatore sociale che lavora come operatore con il progetto Mediterranean Hope della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia. Questo è il suo primo libro di illustrazioni che raccontano 4 anni di attività tra Lampedusa, il Marocco e il Libano dove ha collaborato per la realizzazione dei corridoi umanitari. «C’è qualcosa di epico in quello che avviene oggi nel Mediterraneo, qui rinasce e muore il mito fondativo dell’umanità nuova. C’è Ulisse e Itaca, Nettuno e la guerra di Troia, c’è l’Esodo di Mosè e la passione di Cristo che ritornano».Volume illustrato a colori, testi in italiano e in inglese.

Ragazzi – Carlo Mazza, “Fuoco e vento”, EDB, euro 3,50 – Un agile sussidio del vescovo emerito di Fidenza, ricco di orientamenti e proposte concrete per pianificare una proposta di evangelizzazione per i ragazzi del post-cresima, affinché possano vivere insieme un itinerario di maturazione della fede e di responsabilità di vita nel contesto della comunità di appartenenza e nell’ambiente vitale dei loro legami relazionali.

Testimoni – Elisabetta Casadei (cur.), “Don Oreste Benzi fratello di tutti”, Effatà (info@effata.it), euro 15,00 – Il fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII (1925-2007) è stato un testimone del Vangelo capace di cambiare il destino di molte persone e di realizzare, con la semplicità di un bambino, cose ritenute irrealizzabili. Di lui è in corso la causa di canonizzazione. Questa raccolta di testimonianze delle più disparate provenienze dichiara, quale vox populi, la “sicura” santità di don Benzi.

Narrativa – Selma Lagerlöf, “Jerusalem”, Iperborea, euro 19,50 –  Fine ‘800. Una piccola comunità svedese si trasferisce a Gerusalemme per unirsi a una colonia di credenti che attendono il ritorno di Cristo. Quella che poteva essere la stravagante vicenda di uno sparuto gruppo di fanatici si trasforma nel romanzo della Lagerlöf in storia epica. È la famiglia Ingmarsson che fa da cuore al duplice dramma: da una parte lo sradicamento dalla terra e dall’altra la nostalgia di un ideale irraggiungibile nel contrasto fra utopia e realtà, fra la sognata città di Dio dalle mura d’oro e la Gerusalemme in cui «tutti si odiano e si combattono a maggior gloria di Dio».

I più letti della settimana

Mediterraneo di fraternità

La forte fede degli atei

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