Il tamarindo

Amico dell’intestino: così è stato definito il tamarindo, pianta originaria del Madagascar ed oggi diffusa in tutta l’Africa, in India e in molti Paesi tropicali. È un albero sempreverde dal fusto ramificato fin dalla base, alto fino a 10-20 metri, con un fogliame molto fitto. Le foglie sono di colore verde chiaro, i fiori sono di colore gialloarancio, i frutti sono baccelli penduli leggermente ricurvi ed i semi sono inseriti in una polpa giallastra o bruna dal sapore acidulo gradevole. Il tamarindo era noto sin dall’antichità e gli arabi lo chiamarono tamara hindida tamar (che significa dattero) e hindi che vuol dire indiano. Il frutto è caratterizzato dalla polpa che è ricca di numerosi ingredienti: zuccheri, aminoacidi, acido tartarico, acido malico, acido citrico, acido succinico, pectine, vitamine, minerali (soprattutto calcio, fosforo e potassio), ed una sostanza che ha una certa azione antibatterica. Il tamarindo sin dall’antichità è stato utilizzato sia come alimento che come medicina. La polpa concentrata è oggi utilizzata soprattutto per la preparazione di sciroppi dissetanti. Questo frutto possiede l’importante proprietà di regolarizzare la funzione intestinale e in dosi appropriate, ha un effetto più o meno lassativo. Tale azione lassativa è determinata dalla sua ricchezza di acidi organici e di altre sostanze che lo caratterizzano. Dalla polpa si prepara anche una marmellata che è un leggero lassativo indicato per i bambini e per le persone debilitate. In fitoterapia il tamarindo è indicato, oltre che come lassativo, anche per le sue riconosciute proprietà antinfiammatorie e antireumatiche. Alcune ricerche effettuate presso l’Università di Khartoum, in Sudan, hanno confermato che la polpa del tamarindo ha spiccate proprietà disinfettanti. Questo frutto non ha particolari controindicazioni eccetto per chi ha una ipersensibilità individuale, tuttavia la sua ricchezza di zuccheri ne limita il consumo ai diabetici. Recenti studi riportati da Paolo Poggi segnalano, infine, che il tamarindo possiede anche un notevole azione antiossidante.

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