Il soul del Terzo Millennio

Buona parte delle principali correnti stilistiche che hanno attraversato il Novecento trova radici nella musica nera.
NERD

Buona parte delle principali correnti stilistiche che hanno attraversato il Novecento trova radici nella musica nera. E tra queste la più longeva e inossidabile è con ogni probabilità il soul, ovvero quella sinuosa commistione di blues, gospel e rhythm’n’blues, che dai primi anni Sessanta ad oggi ha trovato sempre nuove incarnazioni e formule espressive.

Incrociato con le pittoresche grammatiche del rap e della subcultura hip-hop, si è rinnovato senza perdere l’immediatezza originaria, né la capacità d’esprimere il proprio tempo, non solo quello del popolo afro-americano. Al maschile o al femminile, orgogliosamente avanguardista o deliziosamente retrò, smaccatamente pop o più virato verso la canzone d’autore, continua ad essere musica dell’anima (nel senso laico del termine), dando voce ai suoi struggimenti amorosi e alle sue speranze, alle sue ansie e ai suoi mugugni.

 

A conferma, segnalo due album recenti che esprimono questo mix di modernità e tradizione. Il primo lo firmano i N.E.R.D. (“nessuno muore mai davvero”), una delle band più creative di questo decennio. Guidati dall’eclettico produttore Pharrell Williams, hanno appena licenziato con questo Nothing il loro quarto album. Il trio virginiano centrifuga tutte le nuance della black-music odierna, alternando morbidezze vintage a ruvidità stradaiole, funky, elettronica, rap, pop d’autore e quant’altro; in una parola new-soul.

 

Impostazione simile anche per il redivivo Kanye West, altro genietto delle sale d’incisione, sui mercati con l’intrigante My Beautiful Dark Twisted Fantasy. Kanye ha un carattere scorbutico ed egocentrico, usa un linguaggio diretto e spesso scurrile, ma è anche dotato di una creatività visionaria e straripante capace come poche altre di esprimere le tensioni e le contraddizioni dell’oggi. Questa bivalenza è ben espressa dai tredici brani che compongono questa quinta avventura solista dell’artista georgiano.

Due dischi degni d’attenzione: quasi la colonna sonora di questo presente, in continua oscillazione tra depressione ed ansie di redenzione.

 

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