Il Sommelier Astemio

Un progetto di inclusione sociale per ragazzi con disabilità è il corso di formazione per adattare la tecnica di degustazione alle condizioni psico-fisiche dei ragazzi che alla fine saranno in grado di raccontare le caratteristiche del vino pur non potendolo assaggiare
Sommelier Astemio

Non possono bere alcolici a causa dei farmaci che prendono, ma possono diventare esperti sommelier astemi. Sono gli studenti del nuovo corso di formazione: “Il Sommelier Astemio ”, un progetto realizzato dai docenti dell’Associazione Italiana Sommelier di Bari e rivolto ai ragazzi e alle ragazze con disabilità intellettive che hanno il desiderio di diventare esperti di vino.

Ogni vino porta in sé una grande varietà di colori e sapori e proprio da questo partiranno i ragazzi per riuscire a raccontare la tipologia di vino scelto per il cliente. Se gli aspiranti sommelier non possono infatti assaggiare il vino da consigliare, grazie alle lezioni saranno in grado di valutare una buona bottiglia puntando sulla vista e sull’olfatto per poi consigliarla e servirla con sapienza.

Il corso, tenuto dai docenti dell’Ais, si struttura in diverse lezioni, tra cui: viticoltura, enologia, le caratteristiche visive e olfattive dei vini, le tecniche di servizi e i criteri di abbinamento al cibo, e sono pensate per adattare la tecnica di degustazione alle condizioni psico-fisiche dei ragazzi con disabilità. Ma il vero obiettivo è quello di formare dei professionisti da inserire nel mondo del lavoro e far diventare la conoscenza del vino uno strumento di inclusione sociale.

Il progetto non si ferma solo a questo, la speranza è di fondare una scuola di formazione con annessa un’enoteca e una cucina, dove i ragazzi possono fare dei tirocini formativi seguiti da tutor. Anche creare delle collaborazioni con le scuole alberghiere di altre regioni può essere un passo avanti per puntare sulla formazione di questi ragazzi sensibilizzando le realtà gastronomiche d’Italia all’assunzione di ragazzi con disabilità che altrimenti avrebbero più difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro.

Intanto, dal progetto è nato un libro di testo: Io valgo – imparo a raccontare il vino, un volume diviso in 14 lezioni, nelle quali i temi fondamentali vengono sviluppati con un linguaggio semplice accompagnato da illustrazioni, fumetti e didascalie, per rendere più semplice la comprensione e la memorizzazione. Insomma, un semplice bicchiere di vino può fare davvero la differenza e consentire ai giovani lavoratori di trovare il proprio spazio nella società.

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