I loro consigli

Siamo sposati da tredici anni ed abbiamo tre figli, eppure i nostri genitori ancora insistono con i loro consigli sulle nostre scelte economiche, educative e di uso del tempo libero. Questo provoca a volte attriti tra noi: meglio abbozzare o chiarire?. Anna e Luca – Frosinone I consigli sono sempre utili: aprono prospettive nuove, aiutano a ridimensionare problemi o a riflettere su aspetti prima non considerati, arricchiscono del contribu- to di esperienze fatte da altri che, se vogliono il nostro bene, sono attenti alle nostre esigenze. Tuttavia, dopo essere stati accolti con riconoscenza e valutati con serietà, richiedono scelte libere e consapevoli, soprattutto da parte di persone adulte e investite di responsabilità. Per quanto riguarda in particolare il menage familiare, la complessità e l’originalità della stessa comunità composta da genitori e figli richiede un delicato equilibrio tra valori di fondo, forti e condivisi, e soluzioni pratiche, creative e personalizzate. Gli uni e le altre crescono e si perfezionano fondamentalmente nel dialogo quotidiano personale tra i genitori e di questi con ciascuno dei figli; si alimentano della fiducia reciproca e dell’esperienza concreta e a volte sofferta della condivisione; si affinano nella sapiente capacità, al momento giusto e con le parole adatte, di chiedere e offrire correzione e perdono. In questa stessa dinamica, c’è spazio anche per l’accoglienza di tante persone che fanno parte della famiglia in senso più ampio: parenti, amici, colleghi di lavoro e compagni di studio possono certamente varcare la soglia della nostra casa e del nostro cuore, portando il loro contributo di umanità, conoscenza, competenze. Questa l’esperienza di una coppia: Abbiamo capito che per i nostri figli l’affetto dei nonni era importantissimo, che avevano proprio bisogno della loro presenza, anche per scoprire le radici della loro stessa identità. Abbiamo sempre cercato di valorizzare questa ricchezza, anche se consapevoli che le decisioni sulla nostra famiglia andavano prese serenamente tra noi due, accettando la possibilità di scontentare qualcuno, di urtare momentaneamente una sensibilità. Tante volte in questi anni, dopo un’ incomprensione, abbiamo cercato di cogliere tutte le occasioni per recuperare il rapporto; una volta, per esempio, abbiamo solennemente festeggiato l’ottantesimo compleanno di un nonno particolarmente… presente, aprendo la casa a parenti di cui da tanto tempo non avevamo notizie. La testimonianza dell’unità tra marito e moglie, anche attraverso la capacità matura di scelte impegnative, non può che essere alla fine un segno di speranza per tutti, presupposto per una comunione ancora più profonda e ricca per tutta la famiglia. spaziofamiglia@cittanuova.it

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