I dinosauri sono tornati

Non s'interrompe la saga di Jurassic Park con una nuova avvincente storia

Non si fermano le puntate di Jurassic Park, il fenomenale parco di specie preistoriche creato per i bambini – all’inizio – e poi diventato soggetto di una saga fortunata, che mescola catastrofi ad avventura a (quasi) lieto fine. Questa volta tocca a Il regno distrutto. Il regno, ovvio, è quello delle specie che rischiano l’estinzione perché l’isola dove vivono è sottoposta ad una tremenda eruzione vulcanica. Bisogna allora salvarle ad ogni costo, ed è il tema di amore per gli animali che giganteggia nel film, segno dei tempi e delle mode. Si tratta di trasportarli in un’isola deserta, ci vogliono organizzazione e tanti soldi. Ma per queste c’è chi ci pensa ed assolda  una squadra di onesti “razziatori” decisi a venderli al miglior offerente come armi da guerra, anche perché il solito scienziato geniale e perfido orientale (cinese? Lo scontro Usa-Cina è in agguato)  ha fabbricato un raptor micidiale. Bisogna arruolare anche specialisti, e così ritroviamo Owen (cioè Chris Pratt, simpatico e dinamico) ex allenatore  dei velociraptor, e Claire (Bryce Dallas Howard), ex fiamma ma disposta a riaccendere l’amore. Naturalmente abbiamo tra i cattivi un ambiguo nonno di una bambina tanto curiosa quanto desiderosa di affetto che forse troverà nella coppia Owen-Claire. E i dinosauri? Distrutto il regno, se ne devono trovare un altro, perché non tutti sono morti, anzi. Chissà che non vengano tra noi: sarebbe una bella e inquietante avventura! Sarà come sarà, il film è un gran spettacolo, divertente, ritmico, orrorifico e catastrofico, con grandi eruzioni, suspence, scene sott’acqua e la fantasia scatenata nella super-favola fascinosa ma anche un poco disturbante. Dove andrà a finire  l’ingegneria genetica? Il futuro appare rischioso.

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