Gormiti che mania!

«I miei figli hanno la mania dei Gormiti, o di tutto quello che detta la pubblicità. Come fare?». R. L.
Gormini

Il conformismo fa il successo del marketing dell’infanzia: oggi una tendenza, domani un’altra. Spesso pensiamo che il figlio possa soffrire al desiderio di qualcosa che vede a un compagno di banco e compriamo ancor prima che possa chiedere. Così ha sempre meno bisogni ed è più annoiato.

«Mamma quando andiamo nei negozi a vedere che cosa vorrei per il mio compleanno?»: a questa domanda ho capito che mio figlio non desiderava qualcosa di specifico, ma di comprare e basta. Ho pensato di riempire quel vuoto innanzitutto di affetto e di relazione; quanto tempo era passato dall’ultima volta che mi ero seduta accanto a lui a fare un puzzle insieme?, mi sono chiesta e l’ho guardato diversamente. Poi sono stata un po’ con lui…

I figli non hanno bisogno tanto di cose, ma di noi, del nostro affetto e creatività. Inoltre, se li facciamo partecipi della nostra vita e delle spese familiari, si sentono considerati, imparano il valore dei soldi e ad apprezzare quello che hanno. È vero che siamo troppo sollecitati da ciò che vediamo. Tuttavia sullo schermo scorrono non solo messaggi promozionali, ma anche gli occhi di quel bambino, appena tornati alla luce da sotto le macerie del terremoto.

Vedo che i bambini si appassionano non solo dell’ultima raccolta dei Gormiti, ma anche di poter dare qualcosa agli altri, sia i meno fortunati, sia gli amici o i fratellini: imparano a sperimentare la gioia di condividere; e donare qualcosa di sé è ciò che più gratifica e matura la persona.

spaziofamiglia@cittanuova.it

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