“Good Vibes”, buone vibrazioni

Anche quest’anno, la cittadella internazionale dei Focolori propone una giornata intera di festa organizzata dai giovani per i giovani. Vuole essere un invito ad andare oltre l’individualismo, per generare una cultura di fraternità. Facciamo un po’ di storia…

Ogni anno, un evento diverso, ricco di musica, esperienze, workshop, forum e azioni, per raccontare storie di accoglienza, legalità, dialogo interreligioso, iniziative sociali e ridichiararsi, così, il comune impegno a vivere per portare nel mondo la fraternità, per costruire un mondo più unito. È questo il 1 maggio nella cittadella internazionale di Loppiano.

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Il titolo dell’evento 2019 è “Good Vibes”, letteralmente, “buone vibrazioni”. Ci spiega Massimiliano Zanoni, direttore di produzione della manifestazione: «I cambiamenti sociali degli ultimi anni, derivanti da fenomeni come la crisi economica e i flussi migratori, pongono l’Italia di fronte a sfide importanti. La precarietà, non solo economica ma anche esistenziale e l’instabilità che ne consegue, rischia di portarci alla deriva di un individualismo che, in ogni istante, costringe a scegliere fra l’”io” e il “tu”, fra il “noi” e il “voi”. Con “Good Vibes” i giovani del Primo Maggio di Loppiano vogliono rispondere a questa deriva individualistica con la proposta di una “cultura del dare”, che invita ad aprirsi ai bisogni dell’altro, nel rispetto della sua dignità».

La mattinata si svolgerà nell’Auditorium dove, alle danze e alle performance artistiche, si alterneranno le storie dei giovani. Come quella dei Giovani per un Mondo Unito di Firenze che, da più di un anno, visitano i senza fissa dimora della stazione di Santa Maria Novella, portando loro da mangiare e, soprattutto, ascolto. Come racconta Lucia: «Noi cerchiamo di fare una cosa sola: possono sentirsi abbandonati da tutti, ma della loro vita a noi importa!». Oppure, come quella di “Fazenda da Esperança”, nata nel 1983, in Brasile, quando un giovane, Nelson Giovanelli, notando che tanti coetanei si drogavano nel suo quartiere, decise di fare qualcosa per loro. Da quel primo gesto d’attenzione, è nata una comunità in cui lo stile di vita evangelico è la medicina e la via di uscita per liberarsi dalla tossicodipendenza e per ricostruire un personale progetto di vita. Oggi, nel mondo, sono circa 130 le comunità che accolgono più di 3.000 giovani. Sul palco del Primo Maggio anche la storia del Festival “Armonia fra i popoli”, un progetto che da circa 14 anni si propone di far collaborare ragazzi europei e palestinesi grazie al linguaggio universale dell’arte e della danza, promuovendo una cultura di pace e di fraternità. Poi, nel pomeriggio, tanti i workshop dove sperimentare e imparare a mettere in pratica la cultura del dare.

A chiudere la giornata, la band internazionale Gen Rosso farà assaporare ai partecipanti il suo “LIFE tour 2019, un concerto che comunica la voglia di condividere e comunicare, “vita”, le cui tematiche spaziano dall’equilibrio e la sostenibilità per risanare la terra, alla cultura del dare per arginare la povertà.

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Ma come nasce l’idea di questo appuntamento che si ripete ormai da oltre quarantacinque anni?

È difficile rintracciare le origini del primo meeting giovanile a Loppiano. Cronache ufficiali, annotano come data di inizio quella del 1 maggio 1973, quando a risalire le colline sopra Incisa Valdarno (Fi), furono circa 10.000 giovani, provenienti dall’Italia, dall’Europa, dal mondo. Ricorda Michele Zanzucchi nel suo libro “Una giornata a Loppiano” (Città Nuova, 2004): “Tutto è iniziato il 1 maggio 1973, con alcune centinaia di giovani, capelli lunghi e zaini in spalla, la musica era in massima parte quella di giovani occidentali che uscivano da Woodstock e dalla stagione dei grandi concerti. Ma già non mancavano note folkloristiche asiatiche, africane e sudamericane che indicavano che lo sfondo di quel raduno non era la vallata dell’Arno, ma il mondo intero”. Se da una parte, in Italia, un giovane Francesco Guccini cantava “A canzoni non si fan rivoluzioni”, tra le colline di Loppiano, “c’era chi come il Gen Rosso ed il Gen Verde, anche a canzoni, faceva esplodere nei cuori l’esigenza di vivere per un grande ideale… lanciarsi nell’avventura della fraternità e costruire un mondo unito”.

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Secondo quanto scrive Umberto Giannettoni, per circa quarant’anni cittadino di Loppiano, nel suo libro “In una storia, tante storie”, quell’inizio va però spostato più indietro nel tempo, al 1971. Era successo che Chiara Lubich in persona, fondatrice dei Focolari, dopo un incontro con il Priore di Taizé, aveva parlato per la prima volta di Loppiano come “Città dei giovani”. Aggiornati di quella “notizia”, durante una gita al Passo del Muraglione, sull’Appennino, per rispondere a tanta aspettativa, un gruppo di animatori della cittadella comincia a progettare qualcosa: “In un bar del Passo si studia la possibilità di un grande incontro di giovani a Loppiano, per il 1 maggio. L’incontro si chiamerà Genfest, saranno chiamati a partecipare giovani di varie nazioni.  Ognuno sarà invitato a dare un contributo artistico”. Così, continua Umberto nel suo racconto: “Il 1 maggio 1971, nell’anfiteatro naturale di Campo Giallo, sotto un sole splendido, vediamo arrivare migliaia e migliaia di giovani.

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La giornata, a cui hanno dato il contributo in molti dall’Italia e dall’Europa, si dimostra di una grande efficacia per i giovani, che la sera partono felici e pieni del divino che hanno sperimentato”. Dopo un secondo evento, nel 1972, ancora più frequentato, ormai l’idea è lanciata!

Per tornare ai nostri tempi, “Good vibes”, il 1 Maggio di Loppiano 2019, si inserisce tra gli eventi della Settimana Mondo Unito (1° al 7 maggio), promossa dalle comunità dei Focolari nel mondo, per valorizzare le iniziative che promuovono l’unità a tutti i livelli. Il titolo scelto per l’edizione 2019 è “No One In Need”, ovvero “nessuno in necessità”, per dire basta alla povertà, qualsiasi volto abbia: povertà economica ma anche quella delle tante solitudini e dei disagi che caratterizzano la nostra epoca.

Per informazioni e iscrizioni, consultare il sito: Primo Maggio Loppiano.

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