Gli inseparabili

Si chiamano proprio così: inseparabili, in inglese lovebirds, i pappagalli del genere Agapornis, che hanno la particolare caratteristica di vivere in coppie stabili e fedeli per tutta la vita. Questi pappagalli sono davvero straordinari anche perché non si è mai vista una coppia condurre una vita solitaria. Nel continente africano, che è il loro ambiente naturale, gli inseparabili vivono in famiglie composte, di solito, da 10-20 individui che si radunano al crepuscolo su alberi-dormitorio. Allegri e simpatici, gli inseparabili sono talmente monogami che se uno dei componenti della coppia muore, l’altro cade in un profondo stato di depressione e di melanconia che spesso lo porta alla morte. Questi pappagalli si nutrono di semi, frutti e verdure. In cattività possono vivere una ventina d’anni. Importati ed allevati in Europa da un centinaio d’anni, sono considerati animali da compagnia perché vivono bene a contatto con l’uomo che, con pazienza, li può addomesticare ed insegnare loro alcuni esercizi; in cattività si riproducono facilmente: la femmina depone 4-5 uova, in un apposito nido, ed i piccoli schiudono dopo 21-23 giorni diventando indipendenti dopo 6 settimane. Gli inseparabili possono convivere con altre specie di uccelli che hanno abitudini simili e tollerano anche la presenza di specie diverse. La specie più comune, che si può trovare facilmente in vendita presso i negozi di uccelli e che si adatta bene per essere allevata, è l’inseparabile dal collo rosa (Agapornis roseicollis) che ha una colorazione del corpo generalmente verde, collo e testa rosa ed il becco chiaro; di questa specie esistono, anche, mutazioni con diverse sfumature del colore. Questi uccelli non sono buoni volatori ma hanno zampe composte da quattro dita: due rivolte in avanti due indietro, munite di robuste unghie che permettono loro di arrampicarsi agevolmente sui tronchi e sui rami, servendosi anche del grosso becco a guisa di uncino. Tutti i pappagalli hanno proprietà imitative straordinarie; riescono, infatti, ad imitare sia il canto che le grida degli altri uccelli ed anche la voce umana; a tale proposito c’è da dire che, secondo i recenti studi di una ricercatrice americana, sembra che non ripetano semplicemente ciò che sentono, ma che, in certo qual modo, comprendano alcune cose di quello che dicono. Sono numerose le specie di questi uccelli che, negli ultimi anni, si sono estinte, e molte quelle che rischiano l’estinzione. Si stima che, attualmente nel mondo, vivano in cattività da 50 a 60 milioni di pappagalli, dei quali circa 5 milioni nei soli Stati Uniti d’America.

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