Giovani, abitare il presente

È dentro il cammino delle scelte che si scopre chi siamo veramente. Echi e suggestioni dal congresso interazionale tenutosi presso l’università salesiana  
AP Photo/Pier Paolo Cito

Domenica 23 settembre si è svolta la quarta e ultima giornata dei lavori del Congresso Internazionale “Giovani e scelte di vita. Prospettive educative”, evento tenutosi presso l’Università Pontificia Salesiana e promosso dalla stessa università e dall’università Auxilium.

Ben 400 partecipanti, prevalentemente religiosi e religiose di tante diverse culture, per una lunga maratona di studi, testimonianze e buone pratiche che hanno avuto il loro centro nella riflessione sui giovani e le scelte per il futuro, sia laico che religioso, un futuro che ha bisogno di accompagnamento e discernimento, come è stato più volte ribadito.

Certo il dibattito pubblico non aiuta, poiché spesso si passa dalla disperazione all’illusione e i giovani in questo modo si trovano ad abitare un’instabilità che è progettuale e prima ancora esistenziale.

Le scelte, grandi e piccole parlano sempre di noi e di un orizzonte più grande entro il quale ci muoviamo, ha ricordato il prof. Andrea Bozzolo nelle conclusioni. Per questo è necessario che gli educatori coltivino le doti di ascolto e accoglienza, si mettano in cammino accanto e insieme ai giovani, per abitare un presente talvolta complesso e difficile, senza rinunciare alla sfida educativa dell’accompagnamento e del discernimento, come ha testimoniato la prof.ssa Pina Del Core.

Perché senza un allenamento al discernimento (che si traduce nel riconoscere – interpretare – scegliere) i nostri ragazzi e ragazze si troveranno in grande difficoltà di fronte alle decisioni difficili come la professione e, ancora di più, il matrimonio o la vocazione.

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