I ritardi del Frecciarossa da Genova a Venezia

Dal 15 marzo l’Etr 500 unisce la città ligure con Milano in un’ora e mezza e ferma anche a Brescia, Verona, Vicenza e Padova

Appese al guard-rail lungo la sopraelevata sventolano le bandierine delle Frecce che pubblicizzano questo nuovo avvenimento per la città. È infatti la prima volta che un Frecciarossa arriva nelle due principali stazioni: quella di Brignole e quella di Principe. E chi si lamentava che le ferrovie italiane avevano dimenticato la Liguria eccoli serviti. All’apparenza, perché questo Frecciarossa di caratteristico ha solamente il prezzo del biglietto, il colore delle carrozze e l’eleganza interna. Riguardo alla puntualità magari parliamone un attimino.

Ero sul Frecciarossa 9796 del 20 marzo partito puntale da Genova Brignole alle 6,58 del mattino. I led interni indicavano una tantum che la velocità massima raggiunta era di 160 km orari. Ma in pochi tratti purtroppo. Poi uno stop in aperta campagna, «causa problemi tecnici interni» è l’annuncio che ci raggiunge via altoparlante, poi la ripartenza. Passato l’Appennino fuori c’è nebbia fino a Tortona. Il mio vicino di poltrona spiega il rallentamento “per nebbia…”. Poi si riparte, ma a Milano Rogoredo un altro stop prolungato e infine, quando arriva a Milano Centrale, non sono le 8,35, ma le 8,46.

Scendiamo e intanto l’Etr 500 continua il suo viaggio verso Venezia. Qualche passeggero brontola, qualcun altro dice che la differenza tra un Freccia e un altro treno è solo nel prezzo. Cosa succede nel tratto Genova Milano che da sempre rallenta la corsa dei treni? Proviamo a capirlo con qualcuno che di treni se ne intende. Allora, i binari sono stravecchi, non permettono di superare una certa velocità. E metti tutti i Frecciarossa che vuoi, più di tanto non vanno. Ma la beffa più grande è che non c’è una linea adatta ai treni veloci, quindi anche se in alcuni tratti raggiungono ben i 160 km orari, poi devono per forza rallentare se non vogliono tamponare i treni locali che gli stanno davanti.

Allora, ricapitoliamo: con Freccia da Brignole a Milano si impiegano 97 minuti, senza i ritardi che probabilmente ci saranno sempre. Ma qualcuno ricorda che negli anni ’70 l’Etr 250 “Arlecchino” copriva la stessa distanza in un’ora e mezza e che le 4 ore e 11 minuti per attestarsi a Venezia S. Lucia sono analoghe al tempo di percorrenza del Rapido di 50 anni fa. Rispetto a quell’epoca la linea ferroviaria Genova-Milano-Venezia è identica, a parte un breve segmento tra Milano e Brescia, l’unico particolare che può giustificare per il nostro Frecciarossa l’appellativo di “treno alta velocità”.

Allora accontentiamoci, perché la linea non sarà raddoppiata, e ciò potrà accadere solamente con l’apertura del Terzo Valico, prevista per il 2022. Intanto continuiamo a mugugnare, e viaggiamo sugli Intercity, risparmiamo e non ci arrabbiamo per il ritardo. Ah, dimenticavo, il racconto del ritorno da Milano sempre con il Freccia, è la stessa storia. L’unica differenza sono due euro in più del costo del ticket. Al momento questo treno è l’unico della Frecce che copre questa tratta.

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