Fondazione Amica

Nasce ad Esmeraldas, in Ecuador, una scuola per i giovani a rischio di devianza. Su "Ciudad nueva" della Colombia.
Fondazione amica

Esmeraldas, una città dell’Ecuador dove l’azzurro del cielo si confonde con quello del mare e contrasta con il verde paesaggio che assomiglia ad una pietra preziosa, è lo scenario nel quale per più di 17 anni, padre Silvino Mina impegna tutte le sue forze per contribuire ad una formazione davvero integrale di uomini e donne, offrendo gli strumenti per rendere più degna la loro vita e riconoscersi fratelli. Tutto comincia quando padre Silvino scopre i giovani dei quartieri disagiati ed emarginati della città di Esmeraldas che erano dediti, come norma di vita, alla droga, all’alcolismo, al “pandillerismo” (le scorrerie metropolitane delle gang).

Parroco della cattedrale Cristo Re, fonda il Gruppo Ayuda insieme a vari amici di Quito, che organizza collette per Natale e destina i contributi per le necessità impellenti. Non essendo sufficienti gli aiuti arrivati per coprire tutti i bisogni, crea la Fondazione Amica. Gli obiettivi fin dall’inizio sono chiari: aiuti sociali e valorizzazione della dignità delle persone con scarse risorse economiche senza distinzione di età, razza, cultura o religione.

Obiettivi da raggiungere tramite l’educazione ai valori, alle arti, al lavoro. Si comincia dai laboratori artigianali, gestiti proprio dagli stessi giovani che vagavano per le strade fino a poco tempo prima, seguiti da una scuola di calcio come espediente per attrarre i più piccoli che hanno grande talento sportivo. Esmeraldas è infatti conosciuta come la culla degli sportivi ecuadoriani.

In 17 anni di attività sono sorte, sostenute da provvidenziali aiuti, nonostante l’esiguità delle risorse, decine di iniziative: dai laboratori artigianali per le ragazze ad un centro per la salute, al progetto “Bambini liberi” per i bambini delle donne in carcere.

Nel 2006, dopo un’approfondita analisi sui bambini e le bambine in età scolare, la popolazione più vulnerabile di Esmeraldas, la Fondazione Amica avvia un progetto educativo che contempla non solo gli studi di base ma anche una formazione globale come preparazione per affrontare la vita futura. Progetto basato sulla metodologia di un’educazione per la vita, dove si cerca di vivere quello che si impara, coinvolgendo tutta la comunità educante: allievi, docenti e genitori.

Questo lavoro è portato avanti insieme in gruppi di ricerca interdisciplinari. Grazie al finanziamento del ministero dell’Istruzione, che ha giocato un ruolo molto importante approvando una scuola con due specializzazioni, una sportiva e un’altra tecnica, adesso la scuola accoglie 560 studenti e sempre di più attira l’interesse di istituzioni statali e internazionali che vogliono appoggiare e studiare la novità che caratterizza questa esperienza.

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