Figli unici o fratelli

Non capisco le coppie che dopo aver avuto il primo figlio lasciano perdere e non ci riprovano. Sono rimasta orfana di padre da piccola e sono figlia unica: chiamatelo egoismo, ma condividere gioie e dolori con un fratello o una sorella avrebbe cambiato molto nella mia vita. Se un giorno avrò la fortuna di diventare madre, spero di avere una famiglia numerosa, per regalare ai miei figli tutto ciò che a me è profondamente mancato…. Sandra – Torino Ti auguro sinceramente di poter realizzare il tuo sogno. Avere un fratello o una sorella è una gran fortuna e questa relazione va custodita e alimentata negli anni. Nella nostra società, in cui l’organizzazione per gestire i figli non è semplice, ci sono difficoltà economiche e crisi familiari, si pensa che averne uno è già tanto. Alle volte ci possono essere situazioni per cui non è proprio possibile dare un fratellino, ma aprendo il cuore e la casa ad amici, grandi e piccoli, si può vivere la condivisione e la collaborazione che è molto importante. Talvolta si vuole un solo figlio credendo di offrirgli più opportunità, poiché si considerano un valore assoluto i vestiti all’ultima moda, le vacanze e i corsi vari dal tennis al pianoforte, che i bambini iniziano sempre più piccoli. Mi ricordo quando il mio primo figlio aveva due anni e mezzo e il fratellino pochi mesi. Andavano insieme sulla giostra: avevo preso otto biglietti per quattro giri ciascuno. Ad un certo punto, togliendo il piccolino dal trenino per far fare un giro in più al grande, mi sono accorta che non gli avevo fatto un favore. Come non ero riuscita a pensare che un gioco condiviso è più divertente? Così è della vita. Ho il dono di avere quattro figli. Giocano, litigano, ma poi fanno subito pace e ricominciano. Il più piccolo di dieci mesi sta imparando a camminare, spesso barcolla e cade, ma c’è sempre un fratello pronto a tirarlo su. Così i piccoli imparano anche loro a soccorrere i grandi. Mi ricordo una volta che quello di otto anni era rimasto bloccato su un albero in giardino. Io l’ho visto tardi, ma quando sono arrivata, il fratellino di tre anni aveva già trascinato sul posto una lunga scala per farlo a scendere. Mi ha colpito la frase sulla copertina del settimanale Time, dove c’era un articolo sulle famiglie numerose in cui, secondo una ricerca scientifica, i figli sono subito iniziati alla scuola della vita. La frase diceva: I genitori ti hanno cresciuto, ma sono stati i fratelli o sorelle a formarti per ciò che sei. Un fratellino insegna a prendere in considerazione il punto di vista degli altri, a risolvere i conflitti, a condividere il gioco, le attività, gli affetti e le amicizie. È urgente che la società sostenga e promuova la famiglia quale bene fondamentale per la comunità e per il futuro, aiutando i giovani che con coraggio e con buona volontà vogliono concretizzare questo progetto. spaziofamiglia@cittanuova.it

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