I figli unici sono adatti alla vita sociale?

Una nonna e un nipote (non della stessa famiglia!) si confrontano su uno stesso tema. Per imparare gli uni dagli altri

La nonna

Le famiglie fanno sempre meno figli. La popolazione diminuisce. La politica non sembra accorgersi della situazione. Per le donne, tuttavia, la maternità è un’esperienza totalizzante, che prima o poi viene desiderata fortemente, ma per varie difficoltà spesso si ferma al figlio unico. Come cresceranno questi bambini tanto desiderati, ma soli in un mondo di adulti?

Il figlio unico in famiglia è coccolato, incoraggiato, ammirato nelle sue conquiste. Non deve dividere i giochi con nessuno, si sente un piccolo principe.

Ma nella vita gli altri non saranno altrettanto disposti a trattarlo da principe e questo può portare a frustrazioni. La scuola può aiutare nella socializzazione. Lì i bambini sono tutti pari e il figlio unico si mescola con gli altri e avrà i primi scontri. Queste difficoltà aiutano a crescere, specie se ha vicino adulti educatori. Per i bimbi con fratelli l’ingresso a scuola risulta più facile. Si impara subito a condividere, a fare un passo indietro, si capisce che non si è il centro del mondo.

Ricordo quanto ho giocato con mia sorella. Ore ed ore a sognare di essere questo o quel personaggio dei libri o dei film che vedevamo insieme. Non vedevamo l’ora di tornare da scuola per vestirci da fate. I fratelli sono anche un cuscinetto tra noi e i genitori, i nostri primi confidenti e difensori. Ci sono anche momenti di scontro fisico, soprattutto tra maschi, ma anche questo è un anticipo delle sfide della vita. Un fratello con cui si va d’accordo è più di un amico, è colui che condivide l’amore e la cura dei genitori, ama i tuoi figli, c’è nei momenti difficili. Un fratello può essere il più bel regalo per un figlio.

Il nipote

Il XXI secolo ha portato in Occidente la cultura della famiglia ristretta. Spesso perché non si hanno le forze economiche e le energie, a causa del lavoro, ma anche per la diffusione dei prodotti tecnologici che richiedono spese sempre più grandi. Non voglio dire che la famiglia stia prendendo un’importanza secondaria, ma che a causa delle esigenze che ogni famiglia ha, prima di fare un figlio si riflette di più. E così il numero dei componenti della famiglia è spesso di 3. Due genitori e un figlio. In questo modo molti bambini si ritrovano ad avere come fratello un cellulare, un tablet e la televisione. Per i bambini un oggetto prende il posto che sarebbe spettato ad un “essere vivente”. È importante nella fase di crescita provare emozioni, vivere, relazionarsi, dopotutto l’uomo è una specie incapace di vivere da sola, tutta la nostra vita è basata sui rapporti, ma questo sembra essere stato dimenticato.

A cambiare è anche la relazione genitori-figlio. Infatti quest’ultimo si ritrova al centro di tutte le attenzioni di papà e mamma, che col tempo possono contrastare la sua autonomia. Si avrà un’eccessiva protezione da parte degli adulti che riverseranno su di lui tutte le loro aspettative, influenzando le sue scelte e privandolo del suo “essere”. Vi è poi la discussione sui vantaggi materiali che il figlio unico ha, ma questo dipende molto dall’educazione.

Per la mia storia, non potrò mai sapere cosa significa essere figlio unico, ma sinceramente non ne sento la necessità. Credo che avere un fratello sia qualcosa di veramente importante, un grande appoggio, sia quando si è piccoli sia quando si cresce.

Bisogna riflettere tanto quando si ha intenzione di fare un figlio, ma allo stesso modo bisogna riflettere tanto anche quando si pensa di non averlo.

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