Facebook, privacy e sicurezza

Il social network, così come tutte le aziende che hanno a che fare con il trattamento dei dati delle persone, sta provvedendo a modificare le impostazioni per la gestione degli stessi. Ecco alcune indicazioni per capire cosa e come condividere come utenti

Come abbiamo anticipato in diverse occasioni, il 25 maggio entrerà in vigore il Gdpr, il nuovo Regolamento per il trattamento dei dati personali unificato per tutta l’Unione Europea. Si tratta di un provvedimento che sta mettendo in grande crisi tutte le aziende e realtà che in una maniera o nell’altra hanno a che fare con il trattamento dei dati delle persone. Tra le varie novità previste, c’è il fatto che chi gestisce dati dovrà informare l’utente di quali dati trattiene nei propri archivi e richiedere nuovamente l’autorizzazione per ogni singolo dato precedentemente ottenuto, dando poi all’utente la possibilità di modificare le impostazioni di gestione degli stessi.

Anche i grandi colossi della comunicazione sono stati impegnati in questi mesi nell’adeguamento delle proprie piattaforme e dei propri servizi al nuovo regolamento e in questi giorni incominciano a comparire sui loro servizi le finestre informative che assolvano ai compiti di qui sopra.

Come si adegua Facebook

Facebook ha preso questa occasione per provare a riconquistare la fiducia persa nei confronti dei propri utenti dopo il caso Cambridge Analytica. Tutti gli utenti del social network in questi giorni si stanno trovando davanti ad alcune schermate in cui viene mostrata una sintesi di come Facebook raccoglie e utilizza i nostri dati, la comunicazione di alcune funzionalità particolari e un bottone attraverso cui è possibile raggiungere le impostazioni per rivedere ed effettuare scelte a proposito dei propri dati condivisi, in particolare sulle informazioni condivise sul proprio profilo che riguardano l’appartenenza politica, religiosa e sulla situazione sentimentale (informazioni il cui inserimento resta facoltativo).

Introduzione del riconoscimento facciale

Una delle novità rispetto alle vecchie policy è la richiesta al consenso per l’uso da parte di Facebook del riconoscimento facciale, una opzione poco conosciuta dalla duplice (secondo il team di Zuckerberg) funzione: rilevare quando altri tentano di utilizzare una nostra immagine come propria immagine profilo e consentire al social network di suggerire in modo automatico amici che si potrebbero voler taggare in una foto o in un video. Si tratta, come indica Facebook, di una funzionalità che è normalmente disattivata e che è possibile attivare da una delle schermate proposte selezionando “Accetta”. Per mantenerlo disattivato è invece necessario selezionare “Gestisci l’impostazione sui dati”.

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Personalizzazione dei contenuti e promozioni pubblicitarie

Nella procedura di informazione che Facebook ci mostra possiamo decidere di non permettere che i nostri dati vengano utilizzati per filtrare le notizie nelle Home cliccando su “Gestisci le impostazioni sui dati” e operando la scelta che riteniamo più opportuna.

Nell’informativa Facebook ci mostra anche come utilizza i nostri dati per permettere agli inserzionisti di raggiungere gruppi di persone con determinate caratteristiche. È possibile gestire questo aspetto dicendo che non si vuole che i dati raccolti vengano utilizzati per decidere quali inserzioni ci vengono mostrate, ma Facebook ci ricorda che continuerà «a usare i dati dei partner per fornire, personalizzare e migliorare i nostri prodotti, per promuovere la sicurezza, la protezione, l’integrità e fornire misurazioni, dati statistici e altri servizi».

La procedura di “revisione” delle condizioni proposta da Facebook termina con la richiesta di accettare nuovamente la Normativa sui dati e le Condizioni d’uso aggiornate. Se già abbiamo operato qualche scelta, non si tratta di un’operazione irreversibile. Infatti possono essere riviste in qualsiasi momento andando in Impostazioni e privacy e poi Collegamenti rapidi alla privacy.

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Facebook e i dati dei minori

Come abbiamo già visto, il Gdpr include anche una maggiore “attenzione” verso i minori: per loro Facebook limiterà le categorie pubblicitarie, e farà in modo che i loro post non potranno mai essere impostati con la visibilità pubblica.

Per gli under 18 sarà anche disabilitata la funzionalità del riconoscimento facciale e, se non si è loro amici, non si potranno vedere o cercare informazioni sensibili che gli adolescenti hanno condiviso, come la città natale o il compleanno.

Tutto questo è valido fino a quando non otterranno il permesso da un genitore o tutore, che potrà rendere l’esperienza del minore uguale a quella dei maggiorenni. Come, non è ancora dato sapere, ma si spera che da dopo il 25 maggio tutto risulti più chiaro.

Cosa cambia?

Nella sostanza non cambia nulla. Facebook, infatti, non ha improvvisamente preso a cuore la nostra privacy, ma sta semplicemente mettendosi in regola con la nuova normativa, comunicandoci quali nostri dati immagazzina, come li usa, come vengono utilizzati per mostrarci la pubblicità e dandoci la possibilità di rivedere le nostre scelte.

C’è un aspetto temporale non del tutto chiaro: Facebook, nel messaggio mandato agli utenti per avvisare della necessità di prendere nuovamente visione dell’informativa sui dati, parla come termine ultimo per rimandare la presa di visione e accettazione delle nuove condizioni il 25 maggio. Ma non è chiaro cosa succederà allo scoccare della mezzanotte, ovvero se sarà davvero impossibile continuare ad utilizzare il social network, oppure se la non scelta comporterà solo una “limitazione d’uso”.

Nel cercare di capirlo, per dubbi e domande specifiche potete sempre approfittare dello spazio dei commenti sottostante o sulla nostra pagina Facebook.

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