Don Euclide

Ti ricordo piegato su te stesso. Forse, pregavi o ascoltavi il vento tra le foglie dei ciliegi. Forse, guardavi crescerti dentro la bolla che ti avrebbe occupato e nel silenzio eterno rapinato. Ti rivedo stanco e smagrito, un mattino di gennaio in mezzo a cumuli di neve. Andavi guardingo sopra il ghiaccio, temendo di cadere. La tunica logora, sporca di fango, macchiata di vino e pomodoro. Prete per sempre, di campagna. Prete che a fatica predicavi, con nella testa Giotto e Palestrina. Burbero a volte, un po’musone, giocherellone e ironico nel dire, che quando raccontavi era inutile fermarti: andavi dritto come un treno, spesso imboccando il binario sbagliato, deragliando con fragore. Conoscevi gli uomini e il dolore, la tentazione a rinunciare, a lasciare in pasto agli sciacalli la carcassa consumata. A volte, urlavi di rabbia e di furore. Strappavi la palla a noi quattro maramaldi sfaccendati, scagliandola oltre la siepe e i campi, rosso di incontenibile passione. Ti rifugiavi in Verdi, in Michelangelo, in Beethoven, preso nel vortice improvviso di bufere spirituali. Eri un prete solitario venuto su dal niente, da una stirpe di casari parmigiani; con me parlavi del destino e sospiravi, come dicessi cose che era peccato rivelare, senza mai nominare inferno o paradiso, apocalisse o giudizio universale. Era la tua fede, l’ostia consacrata che proteggevi nel tabernacolo delle tue grosse mani contadine, il solo punto fermo in mezzo al fiume della Storia che – esacerbandosi – dilaga. Eri un uomo della Bassa, impastato di nebbia e di follia. Nonostante il vuoto e il gelo che vedevi dominare il mondo con baldanzosa ipocrisia, credevi che qualcosa in fondo al cielo resta, di sincero, magari una nuvola e su quella – come sul più sacro degli altari – poter ancora celebrare il sacrificio della Messa. GIOVANNI ZILIOLI è nato a San Pietro in Cerro (Pc). Laureato in Filosofia alla Cattolica di Milano, da circa trent’anni ricerca una possibile via personale alla scrittura, con particolare dedizione alla forma poetica. I suoi ultimi volumi editi sono La compassione dei vinti (Nephos Ed., Piacenza 2004) e Luci della sera (Piacenza 2006, con disegni di Luciano Tinelli). Ha inoltre pubblicato il racconto di viaggio Sotto i cieli del Tibet (Ediciclo Ed., Portogruaro 2006).

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