Il bike sharing che arriva dalla Cina

Arriva dal Paese asiatico a Firenze e Milano . Dopo il successo del car shiring in modalità free floating, cioè con parcheggio libero, arrivano anche le biciclette senza postazione fissa
ANSA/ UFFICIO STAMPA/ COMUNE DI FIRENZE.

Dall’esempio della grande Cina, dove ci sono seri problemi di traffico e inquinamento, è in atto una piccola rivoluzione anche in Italia, e precisamente a Firenze e Milano. Parliamo del bike sharing a flusso libero (free floating), dove cioè si potranno usufruire di alcune biciclette a prezzi modici e lasciarle in qualsiasi punto della città.

Il servizio è gestito dalla società cinese Mobike una delle principali aziende cinesi di bike sharing. Nel capoluogo lombardo ad ottobre arriveranno 12.000 nuove biciclette mentre a Firenze il servizio è già attivo dal 2 agosto scorso con la presenza di 8.000 bici.

Grazie ad un app gratuita per smartphone e con un sistema totalmente automatizzato si consentirà all’utente di visualizzare le bici disponibili (dotate di gps), prenotarle, sbloccarle a inizio utilizzo e bloccarle al termine.

Quanto costa il servizio? 30 centesimi ogni 30 minuti. E grazie all’app si può pagare, segnalare guasti e malfunzionamenti.

Si tratta di un modello «free flow che per le auto ha riscosso un forte apprezzamento da parte della cittadinanza», sottolinea l’assessore alla Mobilità del comune di Firenze, Stefano Giorgetti. «In questo modo inoltre prevediamo di arrivare a dotare la città di un servizio più capillare, che prevede fino a 8.000 biciclette rispetto al precedente progetto che in 65 stazioni poteva contenere 975 mezzi. È un grande passo avanti verso la mobilità ciclabile in città e soprattutto nel centro storico».

L’innovazione di questo nuovo servizio riguarda inoltre possibili furti e danni: il 100% dei componenti di Mobike non possono essere utilizzati su altre biciclette.

Tra l’altro la modalità free floating, non legata a parcheggi fissi, è stata una delle ragioni del boom del car sharing in Italia e in questo caso verrà esteso alle biciclette.

Milano quindi vedrà ad ottobre una disponibilità di quasi 17 mila biciclette, contando anche le 4600 già attive del BikeMi (bike sharing tradizionale con stalli).

In Europa questa nuova modalità di trasporto urbano sta prendendo piede soprattutto a Berlino, ma Milano e Firenze saranno all’altezza nel competere con la città tedesca per salire sul podio europeo delle città più sostenibili nella mobilità ciclabile.

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