Amburgo si rialza

Dopo il G20 diecimila volontari ripuliscono la città. Vassoi di biscotti, panini e caffè ai volontari, ma anche aiuto alla polizia, postando su un apposito sito web le immagini utili per identificare i colpevoli degli atti di teppismo

Macchine bruciate, supermercati saccheggiati, cubetti per lastrico strappati dai marciapiedi: dopo il vertice dei G20 il quartiere “Schanzenviertel” di Amburgo, città di quasi 2 milioni di abitanti nel nord della Germania, è rimasta devastata e piena di macerie.

Come in una guerriglia, piccoli e grandi gruppi di vandali, arrivati in parte da altri Paesi europei, avevano girato le strade, si sono cambiati all’improvviso d’abito, mettendosi un camuffamento nero, distruggendo vetrine, incendiando macchine, costruendo barricate con i contenitori della spazzatura, picchiando tutti quelli che cercavano di fermarli.

Tanti cittadini di Amburgo sono arrabbiatissimi: persone innocenti hanno dovuto subire gravi danni materiali, oltre alle ore di paura, per cui piovono accusano su politici e responsabili della polizia per non aver previsto a sufficienza il pericolo del “black bloc”. Già mesi prima, gran parte dei cittadini non era d’accordo che il vertice si tenesse nella loro città.

Amburgo pulizie dopo il G20

Ma già domenica, subito dopo il disastro, sotto il caldo sole estivo, i cittadini si sono dati da fare: in 10 mila tra bambini, giovani, adulti e anziani, ancora esterrefatti per le scene di distruzione assurda, hanno risposto all’appello lanciato attraverso i social media e hanno invaso le strade con secchi di plastica, palette, scope e detersivi. Sono arrivati anche dai quartieri più ricchi – Amburgo è considerata una delle città più benestanti della Germania –, per mostrare la loro solidarietà.

Hanno pulito, messo in ordine, raccolto frantumi e rifiuti, cercato di liberare le pareti dai grafitti. In alcuni luoghi hanno messo la musica e faticato allegramente, sincronizzandosi al suo ritmo. Alcuni andavano in giro con vassoi di biscotti, panini e caffè per offrirli ai volontari. Volevano rimuovere le tracce della violenza e far vedere al mondo l’altra faccia della città. Si sono aggiunti anche alcuni turisti.

Nel quartiere della “Rote Flora”, un centro degli cosiddetti “autonomi” della sinistra radicale, gruppi di volontari hanno discusso con alcuni rappresentanti del centro, rimproverandoli per non aversi espressi chiaramente contro la violenza.

Amburgo pulizie dopo il G20

Già il sabato gruppi di cittadini avevano mostrato la loro solidarietà con le forze dell’ordine, offrendo dolci e bevande ai poliziotti che in parte erano in piedi da più di 20 ore.

La polizia ha messo a disposizione una pagina web dove i cittadini possono caricare delle foto e dei video dagli atti di vandalismo per aiutare a trovare i colpevoli. Dopo poco tempo le segnalazioni erano già più di mille.

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