A Foggia università gratis per gli studenti colpiti dalla crisi

Se la famiglia ha subito un provvedimento di taglio dello stipendio, cassa integrazione o licenziamento, i figli possono iscriversi o proseguire il corso di studi a spese dell'ateneo
Università di Foggia

«L'università di Foggia, nel consiglio di amministrazione di luglio, ha deliberato che gli studenti non pagheranno le tasse universitarie fino alla fine della crisi. È un piccolo passo – ha dichiarato Tommaso Campagna, capo di gabinetto e responsabile della comunicazione dell'ateneo foggiano-, ma è il nostro contributo. L'idea nasce da una proposta dell'università di Camerino alla quale il nostro rettore Giuliano Volpe ha subito aderito».

Secondo i dati del rapporto economico 2012-2013 dell'Osservatorio della provincia di Foggia, realizzato da Unioncamere, a Foggia il pil (prodotto interno lordo) in quest'ultimo anno ha perso oltre due punti percentuali e ha una produzione industriale in caduta libera da sette trimestri consecutivi. Le politiche di austerità hanno colpito indiscriminatamente famiglie e imprese. In un anno, la disoccupazione è cresciuta di quattro punti percentuali, quella giovanile sfiora ormai il 40 per cento; in un biennio la provincia foggiana ha perso cinquemila posti di lavoro e il ricorso alla cassa integrazione è salito in modo esponenziale. Ad aggravare la situazione economica contribuisce anche il contesto sociale della Capitanata, con la presenza di delinquenza e criminalità organizzata che rappresenta in alcuni casi l'unica soluzione alle problematiche strutturali.

Vista la situazione economica e sociale del territorio, con questa iniziativa, spiega il rettore dell'università di Foggia, abbiamo voluto dare un segnale concreto che speriamo sia sostenuto dalla Regione, che in questi anni si è sempre mostrata presente. Per far fronte alla perdita degli introiti, il rettore porterà il provvedimento al CURC (Comitato regionale di coordinamento della Regione Puglia). Fortunatamente, due anni fa su iniziativa del rettore Volpe e di un gruppetto di imprenditori foggiani è sorta una fondazione, Apulia Felix, che finanzia borse di studio agli studenti più meritevoli, che ha elargito 20 borse solo nello scorso anno. Una scelta lungimirante, che ripone nella cultura la soluzione alla crisi economica. Tra i criteri di ammissione alle richieste di esonero ci saranno, oltre alla situazione economica, che sarà verificata con la dichiarazione isee, anche il rendimento e il voto del diploma in fase di immatricolazione.

Il rendimento, secondo la proposta del rettore, dovrà attestarsi su una votazione media di 27/30, mentre per il titolo di studio il voto di accesso dovrà essere pari a 90/100. Dal punto di vista reddituale, non avranno accesso alle borse coloro che dimostreranno di possedere casi di difficoltà lavorativa, ma con una buona situazione patrimoniale. A supervisionare la veridicità delle dichiarazioni per le richieste, ci sarà la guardia di finanza, con cui l'università di Foggia collabora, per evitare imbrogli a danno dei reali beneficiari.

«Io provengo da una famiglia modesta – ci spiega il Rettore – e se non avessi avuto la possibilità di esonero dalle tasse per merito, non sarei quello che sono oggi. Sono prossimo alla fine del mio mandato ed ho una grande soddisfazione per i risultati raggiunti dalla nostra università nella valutazione di qualità delle università italiane: i sono conti in ordine, senza sprechi e con tanti nuovi investimenti in strutture nuove (nuova sede di medicina, nuova casa dello studente), a servizio dello sviluppo».

 

 

 

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