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Italia > Società

Immigrati. È facile soffiare sul fuoco

di Michele Zanzucchi

- Fonte: Città Nuova

Michele Zanzucchi, autore di Città Nuova


La vergogna dell'odio contro un pugno di africani colpevoli di cercare una vita migliore. La responsabilità dei media

Sgombero immigrati

Soffiare sul fuoco è mestiere facile e apparentemente di successo. Le vicende di Treviso e Roma, dove formazioni di estrema destra hanno istigato alla rivolta frange di popolazione contrarie all'arrivo di nuovi immigrati ottenendo apparentemente un grande successo, visto che i media hanno coperto i fatti con grande dispiegamento di forze, lo dimostrano. Sul posto c'erano più giornalisti e poliziotti che manifestanti, come mi era capitato di vedere ad Atene, in piazza Syntagma, la domenica del referendum, lo scorso 5 luglio. C'è qualcosa che non va.

Eppure tanta gente si è vergognata di quelle scene che parevano negare la nostra stessa storia di migrazione e accoglienza. Poche decine di persone hanno ottenuto infinitamente più spazio nei media delle centinaia di migliaia di persone impegnate quotidianamente nell'accoglienza degli immigrati. Gente che lavora nel silenzio e nell'assenza voluta di visibilità.

Detto tutto ciò, è evidente come il compito di rassicurare i cittadini spetti al governo. Che troppe volte appare assente. Sì, è vero, senza il supporto europeo è difficile riuscire a cavarsela. Ma occuparsi un po' più di accoglienza sarebbe d'uopo, magari rinviando qualche riforma non essenziale.

Soffiamo piuttosto sul fuoco dell'altruismo che è in ognuno di noi. Ne guadagneremmo tutti. In serenità, in salute, in denaro pure.

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