Si fanno sempre più intense le pressioni, all’interno della maggioranza del governo Draghi, per rimuovere il divieto imposto alla fornitura di sistemi d’arma prodotti dalla Rwm Italia con destinazione Arabia Saudita e Emirati Arabi uniti.
La decisione presa dall’allora governo Conte 2 ha, tra l’altro, così fortemente contrariato gli Emirati Arabi uniti da indurli a chiedere ai militari italiani di lasciare la locale base di al-Minhad.
Nel frattempo arrivano, da parte dell’Unicef, allarmanti aggiornamenti sulla situazione in Yemen, teatro del conflitto armato in corso dal 2015 che vede tra gli attori principali la coalizione militare a guida saudita.
Secondo l’Unicef, «a sei anni dall’inizio del devastante conflitto in Yemen, ancora in corso, l’istruzione dei bambini nel Paese ne è diventata una delle maggiori vittime. Poco più di 2 milioni di ragazze e ragazzi in età scolare non stanno andando a scuola, a causa della povertà, del conflitto e della mancanza di opportunità che compromettono la loro istruzione. Questo numero è raddoppiato rispetto ai bambini che non frequentavano la scuola nel 2015, quando il conflitto è cominciato».
Le scuole come gli ospedali, come riportano i rapporti Onu e delle Ong presenti, continuano ad essere colpiti pur non rappresentando degli obiettivi militari, violando così il diritto umanitario internazionale e provocando vittime civili innocenti.
Foto Ap ( per scelta esplicita non riportiamo le foto pur presenti delle agenzie che documentano le stragi dei bambini)