World Backup Day e non solo

Da quando abbiamo lo smartphone in tasca appare più evidente come gran parte, se non la totalità della nostra vita si trovi ormai archiviata in server o hard disk. Alcune regole di base per salvare i nostri dati personali
AP Photo/Stephen B. Morton

Un sondaggio condotto dalla società informatica Acronis in occasione del World Backup Day, la giornata per la sensibilizzazione sulla conservazione dei propri dati che ricorre ogni anno il 31 marzo, restituisce una fotografia abbastanza eloquente: oltre il 65% degli utenti del mondo ha perso almeno una volta nella sua vita dati personali, e ancora un 7% non adotta nessun metodo di protezione delle proprie informazioni.

Il dato confortante che emerge è che il 93% degli utenti esegue un backup dei propri computer, con un aumento del 24,1% rispetto allo scorso anno, il più alto da sempre.

Da quando poi abbiamo lo smartphone in tasca appare ancora più evidente come gran parte, se non la totalità della nostra vita si trovi ormai archiviata in server o hard disk.

Il World Backup Day è nato nel 2011 per sensibilizzare gli utilizzatori di computer e dispositivi tecnologici sull’importanza di importare i dati su una chiavetta Usb, un hard disk oppure online, attraverso un servizio cloud.

Ognuno di noi ha forse fatto almeno una volta nella vita l’esperienza di quanto poco basti per perdere le nostre informazioni personali: un tasto schiacciato per sbaglio, il furto o lo smarrimento del computer o dello smartphone, un disco che si rompe all’improvviso, la corrente che salta, un virus.

Eseguire un backup significa creare una copia dei propri file su un altro supporto, in modo da non rischiare di perderli irrimediabilmente in questi casi. Ci sono dei suggerimenti che possono tornare utili per fare un buon backup?

I suggerimenti per un buon backup

Salva i dati 3 volte: la prima nel dispositivo che si utilizza di solito e le altre due su dispositivi di archiviazione separati. Per esempio: la prima copia sul proprio pc, la seconda su una pen-drive e la terza su un disco esterno. La cosa importante è non fare un backup sullo stesso dispositivo, in modo da avere sempre almeno una memoria recuperabile.

Isola i backup: una buona prassi è quella di escludere dalla propria rete domestica il dispositivo (spesso potrebbe essere utile utilizzare un hard-disk esterno) su cui si va a fare il backup, in modo che se la rete oggetto di un “attacco”, questo dispositivo ne sarebbe risparmiato.

I dati nel cloud: valuta la possibilità di fare il backup sul “cloud”, i servizi di archiviazione dati online come ad esempio Drive di Google, iCloud o Dropbox. Il vantaggio è che i dati non sono vincolati ad un singolo dispositivo e sono accessibili ovunque. Lo svantaggio è che si stanno affidando i dati a servizi terzi, che sono comunque tenuti a comunicare per tempo l’eventuale chiusura del proprio servizio, dando modo agli utenti di fare una copia di salvataggio dei dati salvati sul cloud.

Non risparmiare: scegli con attenzione il disco esterno o la pen-drive su cui salvare i propri dati, evitando di scegliere supporti che si deteriorano facilmente con il passare del tempo, come CD o Blu-Ray.

Testa i dati: fare il backup da solo non basta. È bene verificare che questo sia andato a buon fine e che non ci siano stati errori di trascrizione e memorizzazione.

Lascia fare il lavoro al software: meglio evitare di fare un backup “a mano”, spostando manualmente tutti i file sul supporto esterno; meglio affidarsi a software che sono in grado di copiare dati in maniera invisibile ed incrementale, aggiornando gli archivi con le modifiche più recenti, in grado di effettuare i salvataggi per noi con cadenza regolare. Spesso poi questi software possono essere impostati perché facciano partire i backup su base oraria, giornaliera, settimanale o mensile, per non interferire con le altre operazioni quotidiane.

Non rimandare a domani quello che puoi fare oggi: per quanto costosi e ben costruiti, i computer restano delle macchine e, in quanto tali, vittima del tempo, di difetti e di bug. Se stiamo lavorando ad un progetto importante o abbiamo appena finito di riordinare le foto delle nostre vacanze, il miglior momento per effettuare un backup resta sempre adesso.

Attivare la sincronizzazione dei backup sullo smartphone: sia i dispositivi Android che a motore Apple ci mettono a disposizione delle funzioni per sincronizzare e salvare i nostri dati presenti sui dispositivi sui servizi cloud dedicati, da cui potremo in pochi minuti ripristinare tutti i dati nello sciagurato caso in cui dovessimo per qualche motivo perderli. Queste due diverse funzionalità (la sincronizzazione e il backup) possono essere attivate cercando nelle impostazioni del proprio smartphone le voci “Backup” e “Account”.

Backup di WhatsApp: se lo smartphone è acceso alle 3 di notte, WhatsApp pensa in automatico a fare un backup delle chat ogni notte. È però anche consigliabile attivare la voce di “backup automatico” su WhatsApp (nelle impostazioni seguendo il percorso “Chat”, “Backup delle chat”, “Backup su Google Drive”, “Giornaliero o Settimanale” e “Backup tramite” impostato su “Solo Wi-Fi” – in questo modo il backup viene fatto solo quando siamo sotto una connessione Wifi in modo da non consumare la connessione dati), per avere sempre una copia il più possibile recenti delle nostre chat.

Quindi non ci resta che augurare … buon backup a tutti!

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