Una via positiva e comunitaria

La pienezza è cooperare momento per momento con Dio che si rivela amore.
Giovani

Fa impressione pensare che Chiara faccia la scoperta della volontà di Dio come via alla santità “buona per tutti” ben vent’anni prima del Concilio vaticano II, che ha tanto sottolineato il tema dell’«universale chiamata alla santità».

In più, colpisce in Chiara la forte spinta “missionaria” (ancora un tema del Concilio!) nel voler offrire a tutti questo biglietto d’accesso alla santità. Sì, la dimensione carismatica della Chiesa, espressa anche nel dono che Dio le ha fatto per l’utilità comune, accompagna – profeticamente e con la vita – quanto lo Spirito Santo propone a tutti attraverso il magistero della Chiesa.

 

La via indicata dalla fondatrice dei Focolari è eminentemente positiva e mi sembra corrisponda alle attese più profonde dell’uomo e, in particolare, di quello di oggi. Presenta infatti il cristianesimo come la via per trasformare tutto, le cose più banali come le più importanti, in conformazione divina, una deiformità di tutta la nostra esistenza – così come si esprimeva san Paolo (cf. Gal 2,20) – e non con un atteggiamento rassegnato perché si è sommersi da situazioni tristi e negative. Dio è un Padre che vede e provvede ai suoi figli!

Gli uomini e le donne di oggi vogliono portare al massimo le loro potenzialità. Vogliono la pienezza della vita. Per cui tanti non sopportano un modo di pensare la santità che comporti una visione solo negativa del mondo o un cammino principalmente individuale. Chiara afferma che la pienezza della vita si può avere co-operando, momento per momento, e in ogni aspetto, con Dio che si rivela sempre più come “infinito amore” che, attraverso le circostanze, i doveri del nostro “stato”, l’ascolto e l’annuncio della Parola, ci guida sulla “via della Vita”.

 

“Calarsi” nella volontà di Dio, cercare insieme di aiutarsi a viverla, è una proposta nuova: ecclesiale, che risponde ad uno dei travagli della comunità cristiana. Infatti, facciamo fatica a cogliere e a realizzare ciò che Dio vuole oggi da noi e dalla Chiesa. Nel proporre questa nuova via di santità, vissuta nella collettività, Chiara indica che ricercare la volontà di Dio è la strada per far sì che il popolo di Dio diventi sempre più quello che è: una collettività di persone che è già “uno” e, proprio per questo, nelle condizioni di “far vedere” Gesù, l’Uomo-Dio in un mondo interamente trasformato.

Per questo, come Chiara spesso sottolineava, è importante non dettar noi leggi al Signore ma piuttosto seguire – personalmente e tutti insieme – la divina avventura suggerita da lui momento per momento nelle vicende quotidiane della vita.

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