Una nuova rivista accademica

La rivista dell'Istituto Universitario Sophia che ne porta il nome: “Sophia”, Sapienza. Il sottotitolo – “Ricerche su i fondamenti e la correlazione dei saperi” – vuole esplicitare il taglio specifico che la caratterizza e la impegna.

 

Con questo numero inizia la pubblicazione della rivista accademica dell’Istituto Universitario Sophia che ne porta il nome: “Sophia”, Sapienza. Il sottotitolo – “Ricerche su i fondamenti e la correlazione dei saperi” – vuole esplicitare il taglio specifico che la caratterizza e la impegna.

Si tratta di pensare il significato e l’apporto delle discipline scientifiche previste nella ricerca e nell’insegnamento di Sophia nell’orizzonte sapienziale di vita e di luce e nel dialogo interpersonale e interdisciplinare che ne specificano il progetto e il programma.

 

Poiché il numero inaugurale è volto a intonare il “là” del percorso che di qui prenderà avvio, in esso trovano posto innanzi tutto una serie di contributi che riteniamo basilari per delineare in forma originaria e prospettica l’idea fondativa e ispirativa di Sophia, espressione del carisma dell’unità donato al nostro tempo attraverso l’esperienza e il pensiero di Chiara Lubich.

Il primo testo che pubblichiamo è in questo spirito decisamente prezioso. Si tratta del discorso con cui Chiara Lubich stessa, il 15 agosto 2001, ha inaugurato la Summer School Sophia “Per una cultura dell’unità”, che di fatto ha costituito il prodromo immediato dell’Istituto Universitario Sophia. Data la pregnanza delle linee di luce di questo discorso, vera e propria magna charta di Sophia, è nostro desiderio ritornare pacatamente su di esso nelle pagine della nostra rivista in un prossimo futuro per cominciare a sviscerarne da diverse prospettive i contenuti, anche tenendo conto dell’esperienza di vita e d’insegnamento da esso via via ispirata.

 

Seguono un’incisiva riflessione di Pasquale Foresi, che sin dagl’inizi ha coadiuvato Chiara nell’appassionante e strategico compito di declinare la rilevanza culturale e storica del carisma dell’unità, sul paradigma di “scuola” che oggi esigono i segni dei tempi; e una riproposizione, in questa linea, della questione più che attuale su “che cos’è pensare?” offerta da Giuseppe Maria Zanghí, pioniere nell’iniziativa culturale dei Focolari e da trent’anni direttore della rivista “Nuova Umanità”.

A partire da questa base, e dopo la presentazione del progetto/programma dell’Istituto redatta dal Preside, Piero Coda, si snodano i contributi di alcuni docenti, che propongono ciascuno un abbozzo di ricerca e approfondimento intorno alle discipline afferenti alle cattedre che nell’Istituto faranno da perno e indirizzo per altrettanti dipartimenti d’insegnamento e ricerca: teologia biblica (Gérard Rossé), teologia sistematica (Piero Coda), epistemologia e cosmologia (Sergio Rondinara), filosofia della politica (Antonio Baggio), economia politica (Luigino Bruni), fondamenti di logica e matematica (Judith Povilus).

 

Chiude il fascicolo un articolo a firma di Elena Granata e Carlo Fumagalli che tratteggia il tema del rapporto tra città università e territorio. Esso è frutto di un gruppo di lavoro che ha accompagnato lo studio e l’impianto architettonico e urbanistico dell’Istituto nel contesto della cittadella internazionale di Loppiano (Incisa in Val d’Arno – Firenze). È per noi auspicio di un fecondo rapporto anche col ricco tessuto socio-culturale e civile che accoglie Sophia in questa terra di Toscana, capace di coniugare con eleganza ed efficacia la cura dell’identità locale e l’apertura all’orizzonte

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