Un presidente vicino al popolo

Rieletto con un plebiscito senza precedenti, il numero uno del Paese al confine tra Unione europea e Russia ha la fama di saper essere indipendente e dialogante. Fermo, ma aperto.

Sauli Niinistö, 69 anni, conservatore ed europeista, è stato rieletto presidente della Finlandia per i prossimi sei anni. Col 62,6 % dei voti ha ottenuto nelle elezioni di domenica scorsa la maggioranza assoluta, il che rende inutile il ballottaggio. Informa l’agenzia Uusi Suomi (Nuova Finlandia) che il dato più sorprendente del risultato è stata la vittoria in tutto il Paese, con percentuali che variano tra il 44,3% nel comune di Tervola all’84,3% in quello di Luoto, ma Niinistö è risultato in testa ovunque. Molto indietro sono rimasti il candidato dei Verdi, Pekka Haavisto (12,4%), quello del partito nazionalista Veri finlandesi, Laura Huhtasaari (6,9%), la socialdemocratica Tuula Haatainen (3,2%) e la candidata dell’Alleanza di sinistra Merja Kyllönen (3%).

Questa singolare vittoria, mai prima accaduta nel Paese nordico, si aggiunge a quella di sei anni fa, quando Niinistö divenne presidente, primo conservatore a raggiungere la presidenza dal 1956 dopo tre decenni di capi di Stato socialdemocratici. Singolare è stata pure la sua decisione di concorrere alle elezioni come indipendente, e non come candidato del suo partito, il Kokoomus, cioè presentandosi davanti all’elettorato quale uomo di Stato oltre le logiche di partito. Sembra che questa strategia sia stata vincente.

Niinistö sembra dunque il presidente più popolare nella storia della Finlandia dopo Urho Kekkonen, che guidò il Paese tra 1956 e 1986 (26 anni consecutivi!), nei tempi in cui i rapporti tra l’Urss e Occidente erano caratterizzati dalla “guerra fredda”. Forse il pragmatismo che caratterizza entrambi i personaggi, capaci di mantenere buoni rapporti con i due blocchi, è la chiave della loro popolarità. La Finlandia, infatti, pur avendo dei vincoli con la Nato, non ne fa parte. Da europeista convinto, Niinistö ha condiviso le sanzioni dell’Ue alla Russia in seguito al conflitto in Crimea e nell’Est dell’Ucraina, pur mettendo la Finlandia in difficoltà per i suoi rapporti commerciali con i russi.

La carriera politica di Sauli Niinistö, iniziata relativamente tardi alla fine degli anni ’60, l’ha portato a cariche ogni volta più impegnative. Da presidente del Consiglio comunale di Salo, la sua città, fino alla presidenza del Paese, è stato eletto, tra l’altro, presidente del suo partito, del Parlamento, ministro delle Finanze e della Giustizia. È stato pure vicepresidente della Banca europea di investimenti, la Bei.

La televisione finlandese Mtv ha voluto ricordare in questi giorni una significativa affermazione pronunciata da Niinistö qualche anno fa, in circostanze economiche difficili: «Solo quelli che, per il loro risparmio, appaiono come un esempio, possono portare altri con credibilità a fare lo stesso». Con ciò la Mtv ha voluto rilevare la fama di austerità del presidente, riportando anche diversi suoi gesti di solidarietà nei confronti degli emarginati.

 

 

 

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