Un premio alla bontà

Si è tenuta quest'anno la 17^ edizione del premio intitolato a Hazel Marie Cole, che intende riconoscere gesti di bontà dei bambini, sostenere gli studenti del Collegio del Mondo Unito e premiare chi si occupa dei più svantaggiati. La testimonianza di una lettrice

Viene ricordata anche quest’anno Hazel Marie Cole, una donna inglese, ingegnere aeronautico che per la famiglia aveva rinunciato a una brillante carriera, morta il 21 febbraio 1999 a 65 anni. Suo marito Aldo Pianciamore e la figlia Donatella hanno voluto istituire un premio che porta il suo nome – siamo alla 17ma edizione – e che viene assegnato ogni anno su tre linee: a bambini di tutta Italia che abbiano compiuto gesti di bontà; a studenti del Collegio del Mondo Unito di Duino (dove risiede la famiglia Pianciamore) con mezzi economici limitati; e a chi si occupa di persone non autosufficienti.

Per tutto l’anno mi guardo intorno per scoprire una persona che abbia queste caratteristiche per la terza linea. La segnalo alla giuria senza dir nulla all’interessata, perché per umiltà non mi diffidi dal farlo; e ogni anno ho la gioia di veder accolta la mia segnalazione dalla giuria che è presieduta dalla marchesa Etta Carignani. Ho cominciato nel 2003 segnalando la mia amica Maria Predonzani, e ho continuato con Luciana Musian Bergamo; e poi molti altri, da persone impegnate in parrocchia ad altre attive nella società civile o nel sostegno agli ammalati in casa di riposo.

Questa volta è stata un’amica di Sistiana a segnalarmi due fratelli che hanno deciso di tenere in casa e di assistere loro la mamma, rimasta sola dopo la morte del marito e invalida in seguito ad un ictus. Si chiamano Massimiliano e Stefano Barbaro; e quest’ultimo, lavora solo part-time proprio per accudire la mamma. Non la lasciano mai sola, organizzando le loro giornate in modo da essere lì sempre accanto o l’uno o l’altro, con l’aiuto dei Servizi sociali del Comune di Duino-Aurisina. Grazie anche a questi Maria Luisa ha potuto continuare a vivere serena nella sua casa fino alla fine; ed ora questo amore è stato premiato in nome di Hazel.

Oltre a loro sono stati premiati Pietro Barbieri dell’associazione “Goffredo de’Banfield”, che segue le persone non autosufficienti nelle loro abitazioni; suor Paola Invernizzi, che da 15 anni opera all’Ospedale infantile ‘Burlo Garofolo’; la kenyota Dolphine Gumba Dawa, che ha trasformato la disgrazia subita (la perdita di due figli) in una realtà educativa per tanti fondato con il marito una “Non formal School” che accoglie 160 bambini per dare loro un’educazione di base. L’assegno allegato ( 1000 euro) sarà una provvidenza per tutti,e soprattutto per lei.

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