Un figlio per essere felici

Siamo sposati da dieci anni e, nonostante accertamenti e terapie, non abbiamo avuto figli. Avvertiamo un senso di frustrazione, che sta creando molte difficoltà nel nostro rapporto; anche la nostra vita intima ne ha risentito. Cosa possiamo fare per far rifiorire la nostra relazione?. Francesca e Giuseppe – Livorno Certamente la nascita di un figlio rappresenta un dono incommensurabile, che può aiutare moltissimo l’unità della coppia, tuttavia non ci sembra a tal fine indispensabile. Proveniamo da una cultura che spesso giustificava il rapporto sessuale solo in funzione della sua potenzialità procreativa, senza considerare la sua importanza ai fini di una crescita dell’unità coniugale. Questo, a nostro parere, ha contribuito a creare una diffusa mentalità, che ritiene un figlio essenziale per la propria realizzazione e per l’armonia della coppia. È vero, dentro di noi esiste un’esigenza profonda di paternità e maternità, che chiede di essere soddisfatta, ma essa non è legata soltanto alla nascita di un figlio. Esistono una paternità e maternità spirituali che prescindono dalla semplice fecondità fisica; pensiamo a tutte quelle persone che non si sposano per dedicarsi con maggiore disponibilità agli altri e che generano nuova vita in tanti oppure a quegli insegnanti che diventano punti di riferimento per intere generazioni. L’assenza di fecondità fisica può essere meno grave di un’infecondità spirituale. In fondo anche due adolescenti sarebbero in grado di mettere al mondo dei figli (e purtroppo talvolta accade); ciò che è più difficile è educarli, generarli continuamente alla vita. Ci sembra importante nella vostra situazione, per non rimanere schiacciati da questo senso di frustrazione, che voi puntiate di più alla fecondità spirituale, cominciando a valorizzare il vostro rapporto: una maggiore attenzione alle piccole cose, ai piccoli atti di tenerezza (anche se talvolta possono costare), evitando giudizi nei riguardi dell’altro e puntando ai suoi aspetti positivi. Attraverso piccoli o grandi gesti di amore concreto crescerà il dialogo e la comunione tra voi diventerà sempre più profonda, investendo anche la vostra vita intima. A proposito di quest’ultima, teniamo presente che, se è vera espressione di amore, essa è sempre feconda, anche se non nascono dei figli. È feconda prima di tutto per ciascuno dei coniugi perché, attraverso la loro fusione totale, ciascuno avverte di essere il tu privilegiato dell’altro, e ciò può fare aumentare la fiducia in se stessi, nelle proprie migliori potenzialità. Questo miglioramento dell’autostima contribuisce non poco all’unità della coppia ed è un altro frutto della fecondità dell’amore. Una coppia così unita è portata più facilmente ad aprirsi sulle diverse problematiche che la circondano: separazioni, divorzi, infanzia abbandonata, emarginazioni, ecc.Alcune, spinte proprio dall’armonia presente tra loro, possono decidersi per un affidamento o un’adozione non per riempire un proprio vuoto, ma per riempire d’amore il cuore di un bambino. In questa ottica si comprende che non esiste la coppia sterile, ma che la sterilità come la fecondità fanno parte di uno stile di vita. Spaziofamiglia@cittanuova.it

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