Un asilo a idrogeno

Risparmi sui costi energetici e maggiori benefici per tutti i cittadini. È la buona pratica del Comune di Castelnuovo del Garda.
Scuola d'infanzia "11 aprile 1948"

 

Se ne parla da tempo ma l’automobile alimentata a idrogeno non decolla. I primi modelli a emissioni zero sono stati prodotti e commercializzati da Honda e Bmw. Che possa andare meglio con la scuola? È l’originale iniziativa del comune di Castelnuovo del Garda, in provincia di Verona, non nuovo a scelte innovative, dove è stata inaugurata la prima scuola a idrogeno in Italia e, a nostra conoscenza, nel mondo.

È una buona pratica, speriamo imitabile, che abbatte i costi e riduce notevolmente l’impatto ambientale. Sono in funzione quattro impianti per la produzione di energia: un cogeneratore a celle a combustibile (fuel cells), una centrale termica a biomassa e due impianti fotovoltaici.

Per riscaldare le aule della scuola d’infanzia “11 aprile 1948” un cogeneratore a celle produce energia, utilizzando come combustibile idrogeno derivato da metano. Si riesce così a produrre energia elettrica, calore e vapore acqueo: la prima viene immessa in rete, il calore riscalda l’acqua della scuola e il vapore acqueo è l’unica emissione nell’atmosfera.

«L’impianto, frutto di una tecnologia innovativa – spiega il sindaco, Maurizio Bernardi – rientra in una serie di progetti finalizzati al contenimento della spesa energetica, alla salvaguardia dell’ambiente e alla tutela della salute dei cittadini».

La centrale a biomassa sfrutta invece il cippato, il legno ridotto in scaglie, proveniente come scarto di produzione da una segheria del territorio. Il risultato è un impianto di mini-teleriscaldamento a servizio del polo scolastico, del centro sociale e di un nuovo parco sportivo. I due impianti fotovoltaici, invece, assicurano una produzione annua di oltre 1.800.000 kWh e un risparmio di oltre 1300 tonnellate di Co2 che non verranno immesse nell’atmosfera.

Come precisa l’assessore ai Lavori pubblici, Massimo Loda, «non va dimenticato che i progetti di produzione di energia da fonti rinnovabili permetteranno al comune di avere maggiore autonomia economica, che consentirà di garantire una migliore qualità dei servizi al cittadino».

Se si risparmia nei salati costi energetici, insomma, si possono investire più risorse in altri servizi. Esistono molte iniziative originali in molti comuni virtuosi nel campo del risparmio energetico. Ve li segnaleremo perché la vita sobria comunale ha un effetto positivo su l’intera collettività.

 

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