Terza giornata, tra botti e primati

La Croazia sfrutta subito il passo falso pomeridiano dell’Argentina contro l’Islanda per piazzarsi al comando del Girone D; impresa storica  per la nazionale islandese guidata da Heimir Hallgrimsson, capace di bloccare la nazionale argentina; vittoria per la Francia e i suoi eccezionali ventenni; un generoso e insidiosissimo Perù, tornato a disputare un Mondiale dopo 36 anni, cede con rammarico alla Danimarca

Croazia in testa al Girone D: 2-0 alla Nigeria

La Croazia sfrutta subito il passo falso pomeridiano dell’Argentina contro l’Islanda per piazzarsi al comando del Girone D: all’undici di Zlatko Dalic, possibile sorpresa del torneo per la qualità in rosa di numerosi talenti conosciuti dal grande calcio internazionale, bastano nell’occasione un’autorete e un rigore  per imporsi sulle “aquile verdi” di Gernot Rohr, mattatrici delle qualificazioni africane al torneo e caratterizzate dall’età media più bassa del Mondiale con 25 anni e 336 giorni nel giorno di apertura della rassegna. Dopo mezz’ora di ritmi bassi e uno sterile possesso palla per lo più nigeriano, in cui illumina la scena solo qualche guizzo dell’ispirato Kramaric, la Croazia si porta in vantaggio sugli sviluppi di un corner: dopo una prima deviazione aerea di Rebic, Mandzukic incorna in tuffo colpendo indirizzando fortuitamente sugli stinchi di Etebo, che trafigge così il proprio stesso portiere Uzoho. La prima frazione si chiude senza ulteriori acuti, escludendo un’incornata aerea di Kramaric su traversone teso di Rakitic. Nigeria impotente anche nella seconda frazione: mai impegnato Subasic, che deve al massimo controllare un tiro sull’esterno della rete di Moses su pregevole iniziativa personale dalla destra. Al 25′ il raddoppio di Modric su rigore, causato sin troppo ingenuamente dall’evidente cintura di Ekong su Mandzukic. Dopo la girandola di cambi, qualche altro sprazzo croato nel finale potrebbe ulteriormente incrementare il bottino, comunque al sicuro a causa della pochezza nigeriana. Esordio senza patemi dunque per la Croazia, che si prende un primato già pesante ai fini degli sviluppi della fase eliminatoria.

Messi stecca, l’Islanda ci mette il cuore: Argentina bloccata sull’1-1

Nel primo match mondiale del girone D, impresa storica  per la nazionale islandese guidata da Heimir Hallgrimsson, capace con tutti i propri mezzi a disposizione, e con un po’ di fortuna, di bloccare la nazionale Albiceleste, considerata alla vigilia (e ancora oggi) come una delle potenziali favorite per la conquista della Coppa del Mondo. Match su ritmi molto elevati per la gioia del pubblico sin dalle prime battute, con la Selección che controlla il pallone, grazie prevalentemente al lavoro di Di Maria, Biglia e soprattutto Messi, abile e preciso a smistare palloni ma imbrigliato costantemente in una gabbia di avversari che non gli lasciano il minimo spazio. Al 18° di gioco, il risultato si sblocca: Rojo, defilato sulla sinistra, prova il tiro dalla distanza che Aguero è abilissimo in successione a intercettare e poi infilare sotto il sette con un bolide dall’altezza del dischetto. La grande esultanza dei giocatori dell’Albiceleste dura però appena quattro minuti: dopo una prepotente trama offensiva islandese, il tiro di Gylfi Sigurdsson viene deviato verso il centro dell’area ed è successivamente spedito in rete dalla conclusione ravvicinata di Alfred Finnbogason.

Secondo tempo con lo stesso identico copione del primo, ma nonostante l’Argentina mantenga uno schiacciante predominio del possesso palla (addirittura 74% contro il 26% islandese a fine primo tempo), non riesce mai a sfondare, nemmeno in occasione del rigore concesso al 62° per atterramento di Aguero, che Messi si vede parare da un grandissimo Halldorsson. Dopo la sontuosa prestazione di ieri firmata Cristiano Ronaldo, il fuoriclasse argentino non riesce a rispondere dunque allo stesso modo.

Francia vittoriosa grazie alla tecnologia

Vittoria all’esordio mondiale grazie alla Var e alla goal line technology per la Francia dei suoi ventenni geniali: 2-1 all’Australia con rigore di Griezmann e gol di Pogba. Se il primo vantaggio arriva con il primo rigore decretato dal VAR nella storia dei Mondiali, il secondo vantaggio nasce da un contrasto Pogba-Behich, che vede il pallone impennarsi, colpire la traversa dietro Ryan e atterrare pochi centimetri oltre la linea. In mezzo il rigore del pareggio di Jedinak, scaturito dall’ingenuità del difensore Umtiti che alza disgraziatamente il braccio in area, colpendo il pallone.

Perù ingenuo: la Danimarca strappa l’1-0

Un generoso e insidiosissimo Perù, tornato a disputare un Mondiale dopo 36 anni, cede con rammarico alla Danimarca, che raggiunge il massimo risultato con il minimo sforzo di un gol in contropiede firmato da Poulsen, per il temporaneo primato nel Girone C a braccetto con la Francia. Grave per i latinoamericani anche l’errore dal dischetto di Cueva al tramonto del primo tempo, come del resto la poca incisività offensiva, contrapposta comunque ad almeno due pregevoli parate di Schmeichel, che conservano un’insperata vittoria per la squadra di Hareide, più di una volta graziata dagli avversari.

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