Sostenere l’Africa per uno sviluppo mondiale più giusto

Africa EdC

Nelle ore in cui si discute dei metodi per fermare i barconi con gli immigrati, occorre anche chiedersi come sostenere i giovani africani affinchè rimangano nel loro Continente.

L’imminente Congresso internazionale dell’Economia di Comunione apre un dialogo su questo tema anche per il mondo occidentale.

L'economista Luigino Bruni presenta il congresso e le motivazioni che portano in Africa questo importante appuntamento: «Andiamo in Africa – afferma – per due ragioni: abbiamo lanciato l’Economia di Comunione in questo continente nel 2011 e da lì sono partite 20 imprese EdiC che danno utili per i poveri: questo ci dice che lì c’è vita, c’è una primavera da sostenere e incrementare.

Poi ci andiamo perché l’Africa oggi è un punto di vista molto interessante, quello di chi guarda il nostro mondo dalla postazione di Lazzaro e non da quella del ricco epulone. Oltretutto noi saremo a Nairobi, nell’Africa sub sahariana. In un momento in cui l’Africa è il centro delle contraddizioni del sistema economico globale, noi andiamo lì per dare un messaggio al mondo: nessuno sviluppo, nessuna ripresa del mondo in occidente – dopo la crisi – ha un senso ed è sostenibile se non passa dall’Africa, se in questa ripresa non si include anche l’Africa».

«Oggi – conclude Bruni – noi stiamo scaricando sull’Africa i nostri problemi legati all’inquinamento, all’energia, alle materie prime, noi stiamo ancora depredando in qualche modo l’Africa, basta pensare ai telefonini, quindi non è pensabile, non è né etica né giusta un’economia mondiale migliore che non includa per un futuro migliore anche questi popoli che sono tra i più poveri».

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