Sono uno di loro

Meccanici e tecnici, ingegneri e addetti vari. Tutta la squadra corse della scuderia Ferrari nella livrea rosso fuoco attornia Michael Schumacher alla fine del Gran Premio del Brasile, ultimo atto di una splendida carriera lunga sedici anni. La sua gioia – lui, leader assoluto – è di sentirsi considerato uno del gruppo. I ragazzi mi hanno commosso. Mi hanno regalato una foto, su cui era scritto: tu sei uno di noi. È una frase che non scorderò mai. Il robot vincente che non piaceva è diventato più umano, esprime le proprie emozioni, si confida pure in italiano. L’atmosfera in Ferrari è unica. È chiaro che mi dispiace lasciarli. Sono orgoglioso di aver fatto parte di questo team. Ma non è un addio, perché la mia amicizia con loro non finisce. Il rapporto non morirà mai. A Maranello lo attende un ruolo da dirigente.

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